Jesse Joronen - foto tratta da una nostra intervista esclusiva
Jesse Joronen - foto tratta da una nostra intervista esclusiva

Questo pomeriggio il portiere del Venezia FC, Jesse Joronen, ha incontrato la stampa in videoconferenza. Queste le sue dichiarazioni.
Innanzitutto, Jesse: dopo la netta sconfitta casalinga contro il Frosinone, qual è il morale all’interno della squadra?
“Siamo comunque un gruppo unito, stiamo lavorando intensamente per cambiare lo stato delle cose. La serie B non è facile, lo sappiamo. I dettagli sono molto importanti per cambiare questi risultati, dei quali non siamo contenti, e dobbiamo lavorare di più e meglio”.

La partita col Brescia sarà molto particolare per te. Come pensi che la affronterai?
“Sono stato a Brescia per tre anni, conosco molto bene il gruppo squadra, ma è pur sempre una partita di calcio, per me. Devo andare là per vincere. Certo, a Brescia sono molto forti, non è facile giocare al Rigamonti, ma c’è fiducia nel nostro modo di giocare”.
Di questa differenza tra il Venezia che gioca in casa e quello che gioca in trasferta: che idea ti sei fatto?
“Ci h pensato anch’io, e non è una risposta semplice da dare. Per noi, per vincere a casa servono punti, ovviamente. Non so perché ci troviamo in questa situazione, ma abbiamo confidenza in noi stessi per poter cambiare e iniziare a vincere nel nostro stadio, anche perché al Penzo abbiamo, in più, il 12esimo uomo con noi, cioè il nostro pubblico”.
Che cos’è cambiato fra il primo e il secondo tempo, nel match col Frosinone?
“Secondo me è una somma di due cose: noi abbiamo fatto buon primo tempo, loro poi hanno reagito, e mentre noi siamo stati passivi, loro hanno trovato fiducia. Per migliorare questo aspetto, secondo me, è sempre importante reagire, e noi, come un vero gruppo, dobbiamo reagire, proprio come hanno fatto loro nel secondo tempo. Con più intelligenza, lavoro, curando i dettagli”.
Che tipo di ambiente pensi di trovare a Brescia?
“Anche a loro servono punti, sarà una partita dove l’attenzione sarà molto alta, e sarà importante per entrambi”.
C’è un giocatore che toglieresti al Brescia?
“Ha tanti buoni giocatori, come ce ne sono al  Venezia, adesso non c’è un giocatore che non vorrei vedere dall’inizio. Io, comunque, cerco di essere  sempre preparato”. 
Come risollevare la situazione, dunque?
“I punti sono importanti, ma dobbiamo anche trovare un modo per vincere di più. Serve disciplina mentale, per non perdere fiducia in noi stessi. Dobbiamo stare molto più attenti”. 
Col senno di poi, pensi che contro il Frosinone ci sia stato almeno un goal evitabile?
“Tutti i goal sono evitabili, sia quelli su azione che su calci piazzati. Ci sono dettagli che però riguardano tutta la squadra. Io sono responsabile per tante cose, non sono felice di aver subito tre goal, ma non voglio dire che sia stata colpa di qualcuno. La fase difensiva è una cosa comune”.
Per un portiere fa differenza giocare con davanti tre o a quattro uomini, in difesa?
“Sì, ci sono molte differenze, ma non ho una preferenza. Dipende da che cosa sceglie il mister. E comunque, con queste cose dobbiamo sempre trovare familiarità”.
Pohjanpalo come si sta integrando?
“Pohjanpalo si è integrato benissimo, vuole vivere anche in isola, nella città di Venezia. Porta anche un bagaglio di esperienza enorme, proprio come Cheryshev”. 
Hai cominciato a conoscere la città? C’è qualche angolo di Venezia che ti piace di più?
“Camminare di notte a Venezia è qualcosa di magico, veramente bellissimo”.
Alla fine del match contro il Frosinone i tifosi erano comprensibilmente delusi e vi hanno contestati. che cosa vuoi dire loro?
“Noi apprezziamo quello che i nostri tifosi fanno per noi, sentiamo il loro dispiacere per il fatto che non vinciamo a casa, e posso dire che lavoriamo per migliorare. Quella che provano loro è un’emozione che proviamo anche noi. Anche noi rappresentiamo i colori del Venezia FC”.