Il responsabile delle infrastrutture del Venezia FC, Andrea Cardinaletti, ha fatto chiarezza oggi sulla questione dello stadio Penzo. Ecco i punti toccati durante la conferenza stampa.
Il Comitato Penzo
“Il Comitato Penzo è una struttura che noi abbiamo creato, e che già dal mese di febbraio sta lavorando nella progettazione delle attività e devo, dire a dispetto anche delle scaramanzie e delle sollecitazioni di tutti che ci dicevano di essere prudenti, abbiamo preparato il piano per la serie B, ma abbiamo anche quello per la serie A. Quindi oggi, per questa lungimiranza del nostro presidente, ci troviamo pronti a partire immediatamente con il progetto che riguarda lo stadio Penzo”.
L’impianto di illuminazione
“A marzo abbiamo sottoscritto il contratto per l’impianto di illuminazione. Eravamo in deroga con 850 lux anziché le 1.200 richieste dalla Serie B. Siamo arrivati a 1.650, quelle necessarie per la Serie A. Abbiamo risolto uno dei punti più importanti per l’adeguamento dell’impianto lux. Ci saranno due partite importanti in Serie A: una quella che vivremo tutti noi andando allo stadio, e la seconda è quella televisiva, quindi il discorso dell’impianto Lux non è solo importante per la parte tecnica, ma è anche molto importante per la parte diciamo così della comunicazione”.
I tre progetti
“Come società abbiamo tre importanti progetti che stiamo seguendo: 1) Quello  solito che fa parte della storia di questa città, che è quello che riguarda un nuovo stadio, e che  ha interessato Venezia negli ultimi anni.  2) la realizzazione del nuovo centro sportivo Taliercio, sul quale ci saranno novità a presto; 3) l’adeguamento del nostro stadio Penzo. Ma siamo realisti, e l’unico progetto che conta adesso è il terzo, quello del Penzo appunto.
Le tempistiche
“Abbiamo 100 giorni di tempo per mettere a norma il nostro stadio, il Penzo, alla Serie A. Dovessero anche essere 100 giorni e 100 notti, noi spenderemo anche le 100 notti perché questo avvenga. Abbiamo infatti un obiettivo prudenziale che ci siamo fatti, la cui realizzazione dipenderà da quanto tutte le componenti sociali saranno concentrate e determinate sul fatto che riguarda tutti. Il driver prevalente non andrà oltre i 100 giorni. Questo significa che non prenderemo in esame cose che non riusciamo a realizzare nei 100 giorni. In altre parole, tutte le opzioni che stiamo valutando prevedono che a giorni si possano iniziare i lavori, perché dal 28 di maggio è partito il cronometro, e ogni giorno che passa lo dobbiamo togliere da quei 100 che abbiamo stilato a nostra disposizione “.
Le Istituzioni
“Se servirà, il Comune e la Commissione pubblico spettacolo ci stanno dando grande supporto”.
L’abbattimento delle barriere
“Lo avete visto: una cosa così semplice, così banale, così elementare in apparenza, ma sostanziale, parlo dell’abbattimento delle barriere. Abbiamo tolto tutte le recinzioni, il che che rappresenta una grande dimostrazione di civiltà di un territorio; uno stadio aperto come quello che abbiamo realizzato noi per i play-off per il finale di stagione è comunque una grande risorsa. Abbiamo inaugurato una stagione in cui piccoli e graduali progressi porteranno all’obiettivo”.
Gli interventi al Penzo
“Dovremo fare un adeguamento delle tribune, portandole da 7.500 fino a 12.000 spettatori, in deroga per il primo anno. Il secondo intervento riguarderà come detto le luci, il terzo riguarderà la ristrutturazione degli spogliatoi e il restyling della zona hospitality e mixed zone con una struttura diversa rispetto a quella attuale . Per avere la deroga a 12mila, dobbiamo dimostrare di poter essere in grado di salire a 16mila dal secondo anno. La deroga a 12.000 –  e non a 10mila – è relativa alla popolazione effettiva della città, se questa supera i 100.000 abitanti “.
Il limite dei 100 giorni
“Indubbiamente, 100 giorni sono pochissimi. Però dobbiamo considerare una cosa, che abbiamo anche detto alla Lega, e cioè se ritengono che sia un’opportunità, per il calcio italiano, il fatto che la città di Venezia sia salita in Serie A. Abbiamo chiesto alla Lega di coglierlo, perché questo credo sia un dovere e un punto di forza”.
L’iscrizione al massimo campionato
“Il 20 giugno ci dobbiamo iscrivere al campionato, e dobbiamo indicare un impianto che sia in grado di ospitare le partite casalinghe, che sarà diverso dal Penzo. Ma sia chiaro: questo non cambia l’asticella dei nostri obiettivi, basti pensare che il giorno dopo la promozione sono iniziati i lavori di adeguamento, già sul terreno di gioco. Quanto allo stadio dove giocheremo le prime gare “casalinghe”, abbiamo due opzioni prevalenti: Ferrara è quella prevalente, questo per tutta una serie di elementi e di rapporti fra le due società. Abbiamo fatto richiesta in Lega di giocare in trasferta le prime due partite. Qualora non dovessimo riuscire a giocare le prime due partite al Penzo, abbiamo la disponibilità di Ferrara. Non ce la possiamo fare da soli, ci si deve concentrare sui lavori e su quello che si deve allestire per giocare sempre al Penzo. Mi auguro tuttavia che questo non avvenga”.
Lo smantellamento e ricostruzione dei distinti
“Come detto, dovremo realizzare 12.000 posti, il che avverrà costruendo ex novo gli attuali distinti. Verranno pertanto smantellati e ricostruiti, con una soluzione di ultima generazione. Per una questione di economia vorremmo utilizzare i distinti che toglieremo per potenziare sia la Curva Nord e la Curva Sud. In particolare: la  Curva Nord verrà divisa in un’area inferiore ai 1.000 spettatori, che sarà riservata alla tifoseria ospite, e poi ci sarà un’altra area al cui interno è prevista maggiore flessibilità. Quanto ai materiali per la costruzione: non ci sarà il legno, parliamo di tubi innocenti. Non andremo, comunque, a cementificare”.
I costi
“Il costo per l’intervento ammonta ad alcuni milioni di euro: nello specifico, parliamo di circa 3 milioni di euro, con l’obiettivo di ammortarli non oltre i 5 anni. Per l’impianto sportivo del Taliercio il periodo di ammortamento sarà invece superiore ai 10 anni, fino ai 15; là invece  investiremo una cifra superiore ai 5 milioni di euro, ma è questa la vera fabbrica del valore”.