Si è chiuso un capitolo della lunga e complessa vicenda Compiano: l’azienda milanese Sicuritalia ha acquisito la totalità di NES e Vigilanza Compiano, società dell’omonimo gruppo che erano in amministrazione controllata fin dall’ottobre dello scorso anno (la prima) e da marzo di quest’anno (la seconda). La vicenda è nota: a seguito della segnalazione di alcune banche, che avevano affidato alla società North East Service la gestione dei loro contanti ma che non ne avevano ottenuto la restituzione, sono partite le indagini per appropriazione indebita aggravata per i circa 40 milioni di euro spariti dai caveaux della NES: il reato è stato contestato all’allora patron del gruppo, Luigi Compiano, al suo contabile Massimo Schiavon e a Gianluca Campagnaro che consegnava a Schiavon il denaro da consegnare a Compiano. Di recente Compiano è stato accusato di bancarotta fraudolenta per un valore di 65,5 milioni di euro che, a seguito delle verifiche in corso in altre società collegate, potrebbe pure aumentare. Nel corso degli ultimi tredici mesi sono state percorse molte tappe: dalla nomina, da parte del Tribunale, di Sante Casonato a commissario straordinario di NES, alla richiesta da parte del gruppo Compiano di inserire anche l’Istituto di Vigilanza e la Sicurezza nell’amministrazione straordinaria, alla lunga discussione tra Casonato, sindacati e Unindustria Treviso sui possibili acquirenti dell’azienda, fino ad arrivare a scegliere Sicuritalia in quanto “soggetto italiano con le caratteristiche e le risorse più adatte per rilanciare le due importanti aziende venete”. Nel frattempo hanno destato grande interesse le due aste in cui sono stati venduti alcuni dei beni di Compiano: affettatrici d’epoca, trenini, film porno, auto da collezione. Se ne è ricavati circa 150 mila euro, un’inezia rispetto al valore di immobili prestigiosi, più di 300 auto e moto da collezione e oggetti vari per amatori su cui è stata distratta una consistente quota del denaro mancante. Ma ora sul tavolo ora c’è il futuro dei quasi 500 dipendenti, 228 dei quali verranno immediatamente assorbiti da Sicuritalia. Per 150 (i dipendenti di Vigilanza) a fine ottobre scorso era stato siglato l’accordo di cassa integrazione straordinaria, mentre per i rimanenti, di NES, servirà un rinnovo della cassa integrazione, in scadenza a fine anno. (m.m.)