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Viticoltura di qualità per un turismo di qualità

Primi risultati del progetto Inossoss voluto da Gal Alta Marca e Coldiretti

 

Viticoltura, turismo e comunità locale. Dinamiche di confronto e collaborazione per lo sviluppo dell’Alta Marca Trevigiana. Questo il titolo del primo di tre appuntamenti svoltosi oggi nell’ambito del progetto di Innovazione Sociale per lo Sviluppo Sostenibile della viticoltura nell’alta Marca” il cui capofila è Coldiretti Treviso che collabora con Università di Padova-Facoltà di agraria, Ulss 2 Marca Trevigina, Ciset, Coldiretti Veneto e Gal Alta Marca che ha promosso l’iniziativa.

L’evento si è svolto nei giorni scorsi presso il Campus Viticolo ed Enologico di Conegliano (TV) e più esattamente nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Padova.

Il Convegno ha presentato i primi risultati emersi delle indagini svolte nel “Progetto di Innovazione Sociale per lo Sviluppo Sostenibile della Viticoltura nell’Alta Marca” mettendo in luce le relazioni tra viticoltori e residenti, approfondendo le criticità e le opportunità di un contesto in continua evoluzione, tra conservazione e sviluppo. In particolare, il primo incontro odierno ha affrontato i temi dello sviluppo locale sostenibile e della gestione delle relazioni fra portatori di interesse e comunità locale, con particolare riferimento alla produzione vitivinicola, alla tutela ambientale, del paesaggio, della biodiversità e della sostenibilità economica.

Abstract primi dati dello studio:

La percezione dei residenti sullo sviluppo turistico dell’Alta Marca è molto più omogenea rispetto a quella sulla vitivinicoltura.

Emerge un quadro sostanzialmente positivo con i residenti che innanzitutto considerano il turismo importante per l’economia dell’Alta Marca. Si tratta di un dato interessante, considerato che il turismo è molto probabilmente meno sviluppato rispetto ad altre attività economiche, in primis la vitivinicoltura. Questo dimostra che i residenti riconoscono il ruolo che anche il turismo può avere per il tessuto economico locale, anche in ottica di ulteriore crescita, magari stimolata dal recente inserimento delle Colline del Prosecco tra i siti UNESCO.

I residenti vedono infatti nella qualità del paesaggio e proprio nel riconoscimento UNESCO un fattore importante per stimolare lo sviluppo turistico dell’Alta Marca – e quindi da valorizzare e promuovere maggiormente ,come anche riconoscono il ruolo della vitivinicoltura quale risorsaturistica.

Non a caso segnalano come principali motivazioni per cui i turisti sono attratti dal territorio proprio le componenti core che costituiscono questo paesaggio, ossia la combinazione degli elementi naturali con l’attività dell’uomo espressa dai borghi e centri storici e dalla produzione vitivinicola e più generale gastronomica.

Quale percezione del turismo

Non sembrano emergere inoltre particolari elementi di conflittualità o comunque di disturbo dovuti all’attività turistica, né sul fronte dell’eventuale deterioramento del patrimonio né in termini di possibili interferenze nella vita dei residenti (ad esempio per l’affollamento o l’aumento dei prezzi).

Questo è confermato anche dal fatto che la maggior parte degli intervistati vede infatti il turista come una persona “gradita”.

Tale percezione può essere spiegata sia con il fatto che il territorio si trova in uno stadio ancora piuttosto iniziale del suo sviluppo turistico (quando eventuali ricadute negative non si sono ancora manifestate) sia con il fatto che tale sviluppo sta avvenendo in modo sostenibile, quantomeno rispetto al rapporto con la popolazione e al patrimonio culturale e naturalistico, verso cui, secondo i residenti, l’attività turistica è condotta in modo rispettoso.

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