La spiaggia del faro a Jesolo

Il 24° GiaveraFestival si sta preparando all’evento principale,  Sabato 29 e domenica 30 giugno l’appuntamento è con il MicroMacro GFest al parco di Villa Wasserman, per un’occasione di incontro e di scambio grazie alle molteplici proposte che da anni il Festival sa proporre al pubblico. Il tema di quest’anno, Terra scommessa, affronterà le problematiche legate al cambiamento climatico e di chi da questi fenomeni è costretto a migrare, i temi delle sfide europee, dei giovani che se ne vanno dall’Italia e delle nuove generazioni che nell’Italia credono e investono, dei richiedenti asilo, delle terre sfregiate dalla guerra come Afghanistan e Siria.

Tra i protagonisti citiamo Fabio Ciconte, presidente di Terra onlus, sulla scommessa di una “sana e naturale relazione” tra la terra e il carrello della nostra spesa;  Sergio Andreis, direttore del Kyoto Club sui cambiamenti climatici che stanno mettendo in questione il nostro modo di vivere; Paolo Bergamaschi, consigliere politico della Commissione Esteri del Parlamento Europeo, sulla “scommessa Europa”; Enrico Pugliese, esperto sociologo, sulle migrazioni dei giovani italiani all’estero, Simohamed Kaabour, presidente del CoNNGI (Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane) sulla scelta di giovani di “nuova generazione” di investire il proprio futuro in Italia; Basir Ahang, regista afgano, e Asmae Dachan, giornalista italo-siriana, sulla “partita” che si svolge in Afghanistan e in Siria; Caterina Bove, avvocata dell’Asgi, e curatrice per l’Italia del rapporto europeo sull’asilo (AIDA) per la scommessa che ci stiamo giocando con chi arriva chiedendo protezione.

Oltre ai dibattiti, il tema  verrà approfondito anche con mostre, progetti e performance artistiche teatrali, circensi e musicali, senza dimenticare la varietà di cibi e di presenze di artigianato dal mondo. I “sapori” di quest’anno verranno da Niger, Senegal, India, Nigeria, Filippine, Togo, Ucraina, Costa d’Avorio, Brasile che si alterneranno tra le cene di sabato e domenica e il pranzo di domenica.

Sul versante musicale, oltre a vari gruppi dall’Italia e dal mondo, segnaliamo l’appuntamento principale sabato sera alle ore 21 con la grandeOrchestra multietnica di Via Padova – Milano che intreccia tradizioni musicali diverse con performance di alta qualità. Per le mostre, segnaliamo “Migranti ambientali: l’ultima illusione”, del fotografo Alessandro Grassani, che ha esposto anche all’ONU.

Tra i progetti, Born in Italy: Tam tam basket, con Carmen Sigillo e Vincenzo Ammaliato, una scommessa di giovani  nelle periferie di Napoli che vogliono essere protagonisti positivi del territorio in cui vivono. E il grande ritorno del  Mongolfieri Circus, di San Pietroburgo, che lavora con i ragazzi di strada.

L’atteso appuntamento della domenica quest’anno si trasforma in una “Inaspettata Mattina”, in cui Terra scommessa verrà “esplorata” attraverso un coinvolgente spettacolo di circo teatro e l’intervento di alcuni ospiti eccellenti su scommesse diverse che riguardano il nostro presente e il nostro futuro: appuntamento a domenica 30 Giugno alle ore 10.

“La “scommessa” di sempre offerta dal Festival continua ad essere la possibilità di incontrare direttamente proposte di riflessione ed esperienze mirate ad allargare la consapevolezza di una vivace presenza sul territorio di gruppi culturali diversi e della possibilità quotidiana di incontro e di scambio fin dentro gli ambienti di vita, vicinato, scuola, lavoro. Una “scommessa” che il Festival porta avanti tutto l’anno ormai da 24 anni, per questo invitiamo la cittadinanza a scommettere insieme a noi, perché solo insieme possiamo vincere sul terreno dell’incontro e dello scambio.” spiega il comitato organizzatore.