Da sinistra, il primario di Cardiologia di Chioggia Roberto Valle, il primario di Cardiochirurgia di Mestre Domenico Mangino, il primario di Cardiologia di Mirano Salvatore Saccà, il primario di Cardiologia di Venezia Giuseppe Grassi e il primario di Cardiologia di Mestre Sakis Themistoclakis
Da sinistra, il primario di Cardiologia di Chioggia Roberto Valle, il primario di Cardiochirurgia di Mestre Domenico Mangino, il primario di Cardiologia di Mirano Salvatore Saccà, il primario di Cardiologia di Venezia Giuseppe Grassi e il primario di Cardiologia di Mestre Sakis Themistoclakis

Una stenosi della carotide, un aneurisma dell’aorta addominale trattata con endoprotesi in anestesia locale, una chiusura dell’auricola sinistra in paziente con fibrillazione atriale e controindicazione alla terapia anticoagulante e un trattamento della vasculopatia periferica eseguito con angioplastica e aterectomia. Quattro interventi innovativi, complessi e videoregistrati, avvenuti nel corso delle ultime settimane e pronti per essere riosservati passo passo da decine di cardiologi provenienti da tutta italia, che oggi partecipano alla XXII Giornata di cardiologia interventistica miranese. Si discute anche del coinvolgimento cardiovascolare nei pazienti con Coronavirus.

Tra i tanti relatori, intervengono il primario della Cardiochirurgia mestrina Domenico Mangino, il primario della Cardiologia miranese Salvatore Saccà, quello della Cardiologia mestrina Sakis Themistoclakis, quello della Cardiologia clodiense Roberto Valle e quello della Cardiologia Veneziana Giuseppe Grassi.

“Anche quest’anno ci sono delle novità rispetto alle scorse Giornate, che riguardano gli interventi più sofisticati. È così, ad esempio, per la ricostruzione dell’aorta e per molte delle tematiche che andiamo a trattare con i nostri relatori” dice il responsabile scentifico del convegno, il primario Saccà.

L’evento, che impegna gli specialisti per tutta la mattinata, si svolge come ogni anno al teatro comunale di Mirano, ma da normativa anti Covid solo i relatori sono presenti, il resto dei medici segue e partecipa da remoto.

“Le Giornate di cardiologia interventistica – spiega il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Giuseppe Dal Ben – sono diventate da molti anni un vanto dell’Azienda sanitaria veneziana grazie all’impegno dell’équipe medica di Mirano. Gli interventi effettuati e discussi, così come gli argomenti che vengono trattati quest’anno, dimostrano ancora una volta la capacità che ha questo congresso di fornire agli specialisti che vi partecipano spunti di miglioramento e aggiornamento scientifico e professionale”.

Il convegno, che quest’anno assume le vesti di un webinar, tocca anche molte altre tematiche che riguardano la più moderna cardiologia interventistica. La prima sessione è dedicata all’interventistica cardiovascolare: si parla di duplice antiaggregazione e di nuove frontiere interventistiche in cardiologia, ma anche di quadri anatomopatologici e coinvolgimento cardiovascolare nei pazienti con Covid. La seconda sessione si concentra invece sulle terapie farmacologiche innovative nel paziente cardiopatico, così come in quello ischemico e dislipidemico.