Si chiama Cammini d’Italia, la  prima mappatura digitale di tantissimi percorsi che si possono praticare a piedi

Il 2019 è l’anno del turismo lento. Quello che invita a rallentare, indugiare, assaporare. Per riflettere anche, o chissà, per ritrovarsi. E’ il turismo di chi ad esempio viaggia a piedi. E sono sempre di più gli appassionati di questa forma di viaggio, che tempra il corpo ma anche l’animo e la mente.

Cammini d'Italia1

Perché camminare è un moto, un ritmo che mentre aziona la forza del fisico scandisce anche il flusso dei pensieri e delle sensazioni. Come se ogni passo catturasse l’attenzione e la dirigesse ogni volta su un punto ben preciso. Un ricordo, una riflessione, una volontà.

Sono tanti dicevamo “quelli dello zaino in spalla e via”. Così per loro nel 2016 è nato il sito dei Cammini d’Italia.

Sviluppato dal Ministero del Turismo, Cammini d’Italia è la  prima mappatura ufficiale di percorsi che si possono praticare a piedi, ma anche in bicicletta, a cavallo o con altre forme di mobilità dolce e sostenibile,  lungo tutto lo stivale: le famosissime via Appia, la via Franchigena, gli itinerari tematici. Quelli dedicati ai santi, ad esempio, come i cammini francescani, quello dei briganti, come il sentiero che attraversa l’Aspromonte, e ancora il cammino di Dante, che unisce i luoghi dove il Poeta scrisse la Divina Commedia. Oppure la Romea Strata il cammino formato da vecchissime tratte viabili dell’antico sistema viario italiano del nord-est.

Una straordinaria mappatura che oggi annovera 42 percorsi, segnalando anche i Punti di Intersezione e Punti di Ingresso e che nel 2018 è stata rinnovata inserendo anche 500 punti di interesse tra snodi, borghi, grotte naturali, siti UNESCO, ferrovie. 

Cammini d'Italia

Una rete capillare – fatta di vie, sentieri, percorsi, tratturi, strade asfaltate – che di recente si avvale anche della geolocalizzazione dei luoghi attraversati e che oggi segnala anche  punti di ristoro, pernottamento e assistenza per camminatori e ciclisti , e ancora i luoghi dedicati all’artigianato, all’enogastronomia e alla più generale conoscenza dei territori che si attraversano.

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