Come tutti gli anni, con l’arrivo della primavera, i proprietari di cani iniziano a trovare, al rientro dalla passeggiata, le prime zecche nel pelo dei loro amici a quattro zampe. Ed ecco che subito scatta la ricerca del prodotto antiparassitario efficace contro zecche e pulci ma allo stesso tempo il più possibile innocuo.
Purtroppo non è facile dare consigli, perché esistono molti prodotti chimici, più o meno efficaci e altrettanti prodotti naturali che non sempre danno i risultati desiderati.
Negli ultimi anni sono comparsi sul mercato molti prodotti chimici antiparassitari, tutti mediamente efficaci, ma non sempre privi di effetti collaterali.

Alcuni cani dopo il trattamento con il prodotto topico spot-on o spray, mostrano dei segni di sofferenza più o meno evidente: sonnolenza, nausea, vomito, diarrea o reazione cutanea sul sito di applicazione. Altri animali scappano appena sentono l’odore del prodotto mentre altri, fortunatamente, non danno alcun segno di disagio.
Non esiste una regola che vale per tutti, alcuni soggetti sono più delicati o sono in uno stato d’intossicazione latente che non si manifesta fintanto che non si aggiunge un nuovo prodotto chimico al loro organismo: la classica goccia che fa traboccare il vaso.
pet-your-dog-updatedIl proprietario, e con lui il veterinario, vivono in uno stato di incertezza: utilizzare un prodotto di sintesi, efficace ma non sempre privo di effetti indesiderati, o utilizzare un prodotto a base di sostanze naturali, sicuramente più salutare ma non sempre efficace come si vorrebbe. Anche in questo caso è importante valutare attentamente il rischio di esposizione a zecche e pulci del nostro cane e il suo stato di salute di base. Prendiamo ad esempio due casi con caratteristiche diametralmente opposte. Da una parte un chiwawa che vive in appartamento, che quando esce di casa con la sua padrona passa gran parte del suo tempo nella borsetta e che non viene quasi mai a contatto con altri cani: in questo caso, a mio parere, non serve utilizzare prodotti di sintesi chimica ma piuttosto dei prodotti in gocce o lozioni da applicare e da spruzzare sulla cuccia, una o due volte alla settimana, composti principalmente da olio di Neem e da olii essenziali come eucalipto, lavanda, rosmarino, aglio, ortica…
Dall’altra un cane, come un Labrador o un Golden Retriever, abituato a lunghe passeggiate nei parchi, lungo gli argini dei fiumi e in altri luoghi dove può venire a contatto con altri cani o dove vivono altri animali, come le greggi che si spostano verso gli alpeggi. In questo caso ritengo che sia necessario affidarsi a dei prodotti formulati per garantire una valida protezione.
Come veterinario che si interessa di metodiche naturali di cura, per questi cani suggerisco di associare al trattamento antiparassitario una cura disintossicante che permetta di ridurre la possibilità di reazioni avverse: qualche giorno prima del trattamento si può aggiungere al cibo dell’aloe vera e continuare per una settimana, oppure si possono utilizzare dei prodotti omotossicologici in gocce, che favoriscono il drenaggio della matrice extracellulare, normale sito di deposito nell’organismo delle sostanze tossiche.
In tutti i casi intermedi a quelli presi ad esempio, e che forse sono la maggioranza, consiglio di ricorrere alle sostanze chimiche solo quando il rischio di esposizione è sensibilmente alto, di allungare un po’ il tempo tra un trattamento e l’altro rispetto a quanto indicato nelle confezioni e di aumentare la protezione associando, con buona frequenza, l’uso di lozioni, gocce e rimedi naturali.

Per prevenire l’infestazione da pulci è fondamentale il trattamento e la pulizia della cuccia e dei luoghi domestici dove il cane soggiorna. Si possono usare dei prodotti naturali pronti oppure preparali in casa. Uno di questi può essere fatto utilizzando 120 ml di acqua, 180 ml di aceto di mele e ¼ di cucchiaio di sale rosa dell’Himalaya, oppure facendo bollire in 200 ml di acqua la buccia di un limone con due rametti di rosmarino e una decina di foglie di salvia.

Un sistema naturale originale per eliminare dal giardino o da aree cani infestate da pulci è quello di introdurre in primavera dei nematodi entomopatogeni come la “Steinernema carpocapsae” che si nutre di pulci e altri parassiti di piante ed animali e che viene utilizzata nei sistemi di agricoltura integrata.

Simone Ventura

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