L’ascite è un’anomala raccolta di liquido nella cavità addominale che di per sé non deve destare particolare preoccupazione, ma che in alcuni casi può essere la spia di varie patologie sottostanti.
L’ascite, infatti, può essere sintomo di malattie a carico del fegato, insufficienza cardiaca, pancreatite, carcinomi o altro e per questo è sempre bene rivolgersi ad uno specialista per un parere professionale.
Ascite: che cos’è e quali sono i sintomi
Entrando nel dettaglio, parliamo di un accumulo eccessivo di liquido sieroso all’interno nella cavità addominale e peritoneale che si verifica perlopiù in pazienti affetti da malattie del fegato o da cirrosi.
A seconda della gravità l’ascite può essere di I, II o III grado e viene rilevata dallo specialista tramite una visita medica e un’ecografia. In forma più lieve questo versamento e perlopiù asintomatico, mentre in forma più importante può comportare dolore e gonfiore addominale, stanchezza, perdita di peso e mancanza di appetito.
Prevenzione e cura
Per limitare l’insorgenza dell’ascite è importante seguire uno stile di vita sano, così come prediligere un’alimentazione varia ed equilibrata e limitare il consumo di sale e l’assunzione di alcool e fumo.
La cura e il trattamento dell’ascite, invece, variano a seconda della gravità del disturbo e delle patologie sottostanti. In linea di massima, tuttavia, è abbastanza frequente che lo specialista consigli l’assunzione di farmaci diuretici per espellere i liquidi in eccesso.
Tuttavia, qualora l’accumulo di siero diventi invalidante, il medico potrà consigliarne anche l’asportazione in regime ambulatoriale. Infine, nel caso di peritonite batterica spontanea, potrà essere necessaria anche una terapia antibiotica mirata.
