In una città dove l’acqua è sempre alta anche quando non piove, lo scandalo delle “nomination” alle società partecipate dal Comune rischia di risucchiare verso il fondo la neo-giunta di centrodestra. A sei mesi dal suo insediamento alla carica di primo cittadino, Luigi Brugnaro è al centro di una polemica che si ingrossa ogni giorno di più. SEcondo le opposizioni, il sindaco sarebbe “reo” di aver piazzato nei posti chiave dell’amministrazione cittadina- le aziende municipalizzate- amici e collaboratori di fiducia. Niente di nuovo sotto il sole, si dirà: la prassi ha solide tradizioni nel nostro Paese. E Venezia non fa eccezione. Ma ciò che fa gridare allo scandalo Pd e Movimento 5 Stelle è che il patròn di Umana aveva sottoscritto, l’11 giugno scorso durante la campagna elettorale, su proposta dei pentastellati, una “dichiarazione di intenti” che così recitava: “Selezionare i consigli di amministrazione delle società partecipate e gli organismi dirigenti delle aziende speciali attraverso procedure trasparenti, simili ai concorsi pubblici, ovvero con valutazione dei curricula pubblicati on line e con audizioni pubbliche dei candidati, escludendo, per serietà, persone che hanno gravitato nell’ambito politico negli ultimi 20 anni”.
Un impegno formale che – stando ai suoi avversari politici – avrebbe disatteso. In una
Ma l’elenco dei nominati del Grande Fratello lagunare si snoda anche “per li rami familiari”. A guidare Ames, l’azienda che si occupa delle farmacie e della ristorazione scolastica, è GabrieleSenno, padre del consigliere comunale Matteo Senno, della lista Brugnaro. “Parliamo di una società che ha 377 dipendenti, 7,7 milioni di euro di passivo nonostante la gestione delle 16 farmacie comunali – prosegue Scano – e il signor Senno non ha alcuna specifica competenza o esperienza nel campo”.
Alla circostanziata denuncia dei 5 Stelle, si aggiunge quella del Pd per bocca della consigliera comunale Monica Sambo, che sforna una lunga lista di “clientes”. Amministratore unico di Venis Spa, società che si occupa di informatica e telecomunicazioni, è stato nominato Paolo Bettio, direttore di Attiva Spa, una delle venti aziende del gruppo Umana (di cui è anche azionista), che fa capo a Brugnaro, mentre nel collegio sindacale della società un posto è andato a Stefano Burighel, compagno della consigliera comunale di maggioranza Gloria Pea. La girandola di poltrone prosegue
Gianfranco Bonanno