Ma anche il Nord Est ha subito, pesantemente, il contraccolpo della crisi: nelle regioni settentrionali spicca in negativo proprio il Veneto con 113mila posti di lavoro persi nel periodo analizzato, un calo del 5,3%, riduzione assai più ampia, ad esempio, della Lombardia, con 47mila posti di lavoro persi, cioè l’1,1%. Tra tutte le realtà territoriali, le uniche regioni che hanno incrementato l’occupazione sono state il Trentino Alto Adige (+11mila occupati) e il Lazio (+88mila).
“I settori che hanno subito i contraccolpi più negativi – segnala Paolo Zabeo della CGIA – sono stati l’edilizia, il manifatturiero e il piccolo commercio che più degli altri hanno subito gli effetti negativi dovuti al calo della domanda interna e alla contrazione degli impieghi bancari”.
Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Istat