Roberta Gallego, magistrato, è nata a Treviso. Ha esordito nel 2013 con Quota 33, primo romanzo della
Chi è Roberta Gallego? Un magistrato di lungo corso, una scrittrice non più dilettante, ma ancora dilettata, un mistero da scoprire più tardi possibile, un uovo con sorpresa.
Cosa ha ispirato la trama di questo suo e quinto ultimo romanzo? L’idea di una casta che protegge i propri segreti meglio dei propri figli.
Storia di una procura imperfetta, quanto è presente il lato autobiografico? Tutto è personale, poco e’ autobiografico; ma la mia procura imperfetta si annida nel dna di molti uffici pubblici.
Ma Ardese, luogo immaginario, in quale provincia si potrebbe trovare? Ardese rappresenta la provincia, nel suo essere berbene, rassicurante, ambigua, opulenta e stagnante. Ricca di vita sommersa, come il lago apparentemente immobile in cui si specchia.
Nella vivace procura di Ardese sono tanti i personaggi, qual è il suo preferito e perché? Confesso che ho un debole per Saverio Alfano, mi seduce la sua malinconia.
Sta già pensando al prossimo romanzo? Ci penso, e lui crede in me!
Titolo: Gli occhi del Salar
Autore: Roberta Gallego
Genere:noir
Editore: Tea editore
Pagine: 288
Prezzo: 15,00 euro/ e-book 7,99 euro
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Nel prossimo numero di Notizie +, in Libri+ l’intervista a Michele Catozzi
Titolo: Acqua morta
Autore: Michele Catozzi
Genere:giallo
Editore: Tea editore
Pagine: 362 pagine
Prezzo: 11,90 euro/ e-book 4,99 euro
Venezia, 1981. Una giovane coppia, appartata su una panchina dei giardini della Biennale, a Sant’Elena, viene aggredita. Il ragazzo resta ucciso, la ragazza precipita in un silenzio al limite della follia, che rende impossibile risalire al colpevole. Alla Polizia non rimane che archiviare il caso. Venezia, oggi. Dalle acque della laguna affiora un cadavere. Si tratta di Mirco Albrizzi, immobiliarista molto conosciuto e vittima troppo illustre per passare inosservata. Se le autorità vorrebbero archiviare la faccenda come suicidio, il commissario Nicola Aldani, incaricato delle indagini, riconosce inequivocabili i segni dell’omicidio. È un caso scomodo, e a complicarlo ci si mette anche quel commissario Zennari, da tempo in pensione, che pretende aiuto per chiudere una storia ormai dimenticata, risalente a quarant’anni prima, l’aggressione ai giardini della Biennale…