Home Food and beverages Oca arrosto col sedano (Oca rósta col sèano)

Oca arrosto col sedano (Oca rósta col sèano)

Gli stili alimentari mutano verso un minor consumo di carni, gli animalisti e la cucina vegetariana/vegana promuovono una filosofia di cucina non “cruenta” a scapito di esseri viventi. Ma sono ancora molti i ristoratori e buongustai che alla ricorrenza di San Martino, 11 novembre, legano piatti a base d’oca, in un misto tra devozione popolare molto diffusa (tante sono le chiese, le pievi, i capitelli, le abbazie dedicate al culto del Santo vescovo di Tours), tradizione culinaria propiziatoria di abbondanza (“Chi no magna oca a San Martin no’l fa el beco de un quatrin” sostiene un antico detto veneto) e piacere della tipica tavola autunnale, in cui il candido pennuto ha un suo posto privilegiato da sempre.

In questa settimana sono diverse le Cene dell’Oca in trattorie, ristoranti, osterie e della Marca Trevigiana. Va precisato che l’usanza di mangiare l’oca rosta non è legata solo alla ricorrenza di San Martino, fine della annata agricola, bensì anche alle antiche Fiere di San Luca in Prato della Fiera a Treviso. In questa occasione ancora oggi l’oca con il sedano è la pietanza protagonista di serate conviviali nello stand gastronomico del luna park.

INGREDIENTI PER 6 PERSONE

Una oca da 3-4 kg, 2 carote, 2 cipolle , un gambo di sedano, 2 ramoscelli di rosmarino, 6 foglie di salvia, 3 bacche di ginepro, ¼ di vino bianco secco – 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva – 6 grosse coste di sedano verde – Sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE
Dopo aver pulito e fiammeggiato accuratamente l’oca, eliminare le interiora, lavare bene all’esterno e all’interno. Riempire quindi il ventre con una parte di sedano, carote e cipolle, tutti tagliati a pezzi, salvia e rosmarino.  Aggiungere il sale e il pepe all’interno e all’esterno, quindi chiudere con uno spago da cucina e legare per le zampe e per le ali.  L’oca dovrà essere poi riposta in una teglia con le rimanenti verdure e l’olio e portata a cottura lentamente a 140° C circa, per due o più ore, annaffiandola col vino e rigirandola fino a completa cottura. Tolta dal forno, tagliare a pezzi, disporla sui piatti caldi bagnandola col il sugo di cottura ben ristretto e passato al setaccio, accompagnata da sedano crudo condito come si vuole.

 

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