Ieri, domenica 22 gennaio, i primi caroselli del Carnevale nella Marca hanno ricoperto di coriandoli e allegorie Vedelago, Tarzo e Volpago del Montello. Le piazze piene di gente in festa, le strade invase da sfilate di carri mascherati e fantasiosi.
Sugli scudi la città di Vedelago, dov’era spasmodica in questi giorni l’attesa per i quindici carri annunciati, fra cui il fantomatico mega-carro lungo 22 metri (un record). Contorno della sfilata dieci gruppi di figuranti con costumi storici e non solo, la musica della band Bloko Intestinaho e le danze coreografiche della “Scuola d’Arte di Vedelago”.
La sfilata di Volpago del Montello è invece stata caratterizzata da temi leggermente più adulti : ha aperto il corteo il carro allegorico di San Giorgio in Brenta intitolato “Mettiamo in moto l’allegria”, mentre Merlengo ha risposto con una rappresentazione della giungla; il gruppo di Colombere di Cusignana ha presentato i misteri dell’India; Contea ha mostrato pasticceri, pasticcini e pasticcioni; San Gaetano ha portato il castello delle fiabe, Musano i giullari e Signoressa gli aviatori; Santa Maria ha sfilato con “Il contadino in cerca di moglie”, mentre Santa Mama ha raccontato il tradizionale Pierino. Ha chiuso le danze Selva del Montello, con draghi, demoni e cavalieri.