Polizia Locale di Venezia - foto di repertorio
Polizia Locale di Venezia - foto di repertorio

Controlli della Polizia locale in area Unesco: quest’anno elevate 1093 sanzioni ai pubblici esercizi, oltre 100 quelli colpiti da provvedimenti di sospensione provvisoria dell’attività.

Nell’anno in corso sono state intensificate le attività di controllo dei pubblici esercizi del centro storico di Venezia ed isole, con una capillare azione di contestazione di violazioni, a partire dall’occupazione illecita di suolo pubblico e dalla produzione di rumori disturbanti, continuando poi con la verifica dei titoli autorizzativi.

Le attività di quest’anno: i risultati

Complessivamente sono state contestate 1.093 sanzioni che hanno interessato 284 bar/ristoranti e sono stati comminati oltre 100 provvedimenti di sospensione provvisoria dell’attività. A Castello sono stati sanzionati 53 bar/ristoranti, a Dorsoduro sono stati sanzionati 27 bar/ristoranti, a Burano sono stati sanzionati11 bar/ristoranti, a Cannaregio sono stati sanzionati 73 bar/ristoranti, alla Giudecca è stato sanzionato 1 bar/ristorante, al Lido sono stati sanzionati 9 bar/ristoranti, a Murano sono stati sanzionati 2 bar/ristoranti, a San Marco sono stati sanzionati 55 bar/ristoranti, a San Polo sono stati sanzionati 33 bar/ristoranti, a Santa Croce sono stati sanzionati 20 bar/ristoranti.

“Continua il lavoro di controllo della Polizia locale su tutto il territorio comunale – ha dichiarato l’assessore comunale al Commercio e alle Attività produttive, Sebastiano Costalonga – che con meticolosità e attenzione alle segnalazioni ricevute si impegna per assicurare al cittadino la massima legalità possibile. Quando ci sono regolamenti chiari e controlli puntuali, è difficile trasgredire. Ringrazio il corpo della Polizia municipale ed i miei uffici che hanno svolto un grandissimo lavoro in sinergia per raggiungere l’obiettivo che si è prefissata questa Amministrazione: vivibilità della città da parte di residenti e visitatori e rispetto delle regole, zero concorrenza sleale. Chiaramente questo nostro lavoro sul territorio continua ed i trasgressori ci saranno sempre, per questo mi appello anche agli esercenti affinché si impegnino a non violare i regolamenti, anche per evitare di incappare in sanzioni che li obbligherebbero persino alla chiusura forzata dell’attività con conseguenti perdite economiche rilevanti”.

Le sanzioni: i motivi

Le violazioni sono state comminate per illecita occupazione di suolo pubblico, disturbo della quiete, uso di amplificatori esterni, mancanza della certificazione di impatto acustico, esposizione di cartelli menu sul plateatico, irregolarità relative alla pubblicità, mancanza dei pareri della Soprintendenza, la pubblicazione di foto dei menu sulle vetrine e sugli stipiti, installazione di cavi elettrici volanti, occupazione illecita del soprassuolo, mancate esposizioni di scia-cartelli prezzi-orari, applicazioni di telonerie, mancate esposizioni di cartelli riguardanti l’alcol a minori, spettacoli abusivi, violazione ordinanze su rumori e somministrazione, posizionamento di luci sottotenda.

Disturbi serali e notturni

Di particolare interesse l’attività repressiva tesa a contrastare i disturbi serali e notturni, che ha visto l’irrogazione di 81 sanzioni per emissione di rumori dopo le ore 23, per mancanza della certificazione di impatto acustico, per l’uso di amplificatori esterni e per spettacoli non autorizzati. Anche l’uso improprio di plateatici, abusivi o eccedenti le misure autorizzate, è stato oggetto di intensa attività repressiva, con l’irrogazione di 230 sanzioni. Il Corpo di Polizia locale ha inoltre vigilato sulle oltre 100 sanzioni accessorie di sospensione temporanea dei pubblici esercizi, irrogate dalla Direzione Commercio del Comune di Venezia in conseguenza dell’attività repressiva posta in essere.