“A Treviso puoi fare qualcosa solo se sei amico di Cassamarca”. Questo mantra inqueitante da almeno due decadi aleggia fra le gole profonde della città.
Ed è un qualcosa di cui molti trevigiani iniziano ad essere stanchi, e da cui si sentono sempre più preoccupati, specie alla luce delle recenti notizie, che parlano di un buco sempre più profondo nelle casse della Fondazione. Cassamarca ha indiscutibilmente fatto molto per la città, soprattutto a cavallo fra gli anni ’90 e il XXI secolo; ma da ormai troppo tempo le sue problematiche finanziarie e i suoi ambigui progetti urbani hanno destato preoccupazione tra i cittadini e le istituzioni private, che chiedono a De Poli e soci una maggior trasparenza circa gli affari della società.
Tra queste voci ci sono gli attivisti del Movimento Cinques Stelle, protagonisti del MeetUp come Federico D’Incà, Simone Scarabel e il candidato sindaco Domenico Losappio (la cui recente intervista a tema elettorale del TG Plus Focus trovate qui)
Domenica 3 Giugno, in occasione della festa della Repubblica, un corteo tutto trevigiano guidato dai pentastellati ha manifestato a favore della richiesta di chiarezza che i trevigiani avanzano da tempo verso Cassamarca.
Partito da Porta San Tomaso, il corteo del Movimento Cinque Stelle ha fiancheggiato le Mura Nord esterne in senso antiorario, rientrando in centro storico da Piazzale Burchiellati e poi proseguendo per Via Alessandro Manzoni. I manifestanti hanno poi svoltato in Via San Leonardo, concludendo la loro marcia difronte al portone di Fondazione Cassamarca.
In testa all’articolo trovate il video con le dichiarazioni integrali di Losappio, D’Incà e Scarabel durante il sit-in.