Andrea De Nicolao - frame tratto dal video di saluto all'Umana Reyer Venezia
Andrea De Nicolao - frame tratto dal video di saluto all'Umana Reyer Venezia

L’Umana Reyer saluta e ringrazia Andrea De Nicolao che, dopo sette stagioni, non vestirà più la maglia orogranata. La società ha infatti accolto la richiesta di Andrea, trovando l’accordo per la rescissione consensuale di contratto.

Secondo di sempre come presenze nella storia del Club con 380 partite giocate (dietro al solo Michael Bramos con 389), “Denik” è il miglior assist-man della storia Reyer in campionato con 648 passaggi vincenti per i compagni. Con l’Umana Reyer De Nicolao ha vinto uno Scudetto, una Coppa Italia e una FIBA Europe Cup.

Il Presidente Federico Casarin

“Quando Andrea ci ha comunicato la sua decisione è stato un fulmine a ciel sereno per noi perché lui ha ricoperto una parte importante del progetto dell’Umana Reyer. Insieme abbiamo vissuto tanti momenti felici, con vittorie indimenticabili, affrontando anche le difficoltà. Oltre alle qualità sportive, Andrea ha rappresentato qualcosa di speciale per questo Club, fino a diventare capitano. È stato un vero compagno di squadra per tutti al Taliercio, dentro e fuori dal campo. Siamo dunque rammaricati di non averlo più con noi, ma capiamo la sua decisione, familiare più che sportiva, accettando la sua volontà.
Si chiude dunque sportivamente una pagina importante, ma Andrea rimarrà sempre nei cuori di tutti i sostenitori reyerini e nella storia della Società.
Grazie Andrea, Venezia sarà sempre casa tua. In bocca al lupo e duri i banchi!”

Il commosso saluto di Andrea De Nicolao all’Umana Reyer Venezia – discorso tratto dal video pubblicato sul sito della Reyer

“Cara Reyer,
sono passati sette anni.
Sette anni da quell’agosto 2017 in cui per la prima volta sono entrato in questo spogliatoio.
Sette anni di emozioni, battaglie sportive, sfide epiche, vittorie straordinarie… e anche di momenti difficili.
Con la maglia oro-granata ho avuto l’onore di disputare 380 partite. Un numero incredibile. E se penso che solo Michael Bramos ne ha giocate più di me con questa livrea storica mi vengono i brividi.
Sono e sarò sempre grato alla Reyer per ciò che mi ha dato. Insieme abbiamo vinto uno scudetto, una Coppa Italia e una FIBA Europe Cup, traguardi straordinari che resteranno sempre in bacheca, ma soprattutto nei cuori e nei ricordi di tutti.
Ho avuto l’onore di condividere il parquet con campioni e uomini eccezionali, di lavorare con allenatori di primo livello e di condividere la quotidianità lavorativa con tanti professionisti che lavorano all’interno del Club. Spesso anche con chi è nell’ombra, ma che fa un lavoro fondamentale.
In questo ambiente così ricco di umanità in tantissimi sono diventati amici. E sono certo che questi rapporti umani continuerò a coltivarli portandoli dentro di me.
Un grazie speciale va a Luigi e a Stefania, per la stima e l’affetto che hanno sempre avuto per me e per la mia famiglia. Immancabile, inoltre, il grazie al Presidente Federico Casarin per aver sempre creduto in me, fino a farmi diventare capitano.
Non è facile salutarti, cara Reyer, perché sei diventata casa. Qui io, Carolina. Amélie e Sophie abbiamo stretto legami affettivi che resteranno per sempre. Torneremo, spesso. Perché a Venezia c’è un pezzo importante della nostra vita. Qui con mia moglie abbiamo creato un’attività, l’Atelier del Sorriso. Qui abbiamo vissuto centinaia di momenti memorabili, anche oltre lo sport. Dal Carnevale di Venezia alla Regata Storica, alla Mostra del Cinema.
Già, non è facile salutarti, cara Reyer… ma devo farlo perché è giunto il momento di aprire un nuovo capitolo della mia vita e di affrontare una nuova sfida. Ma rimarrò sempre un po’ oro-granata, lo sai. E continuerò a fare sempre il tifo per te.
Il mio ultimo grazie, ma non meno importante – anzi, va a tutti i tifosi reyerini. Grazie per avermi accolto, sostenuto ed incitato. Vi porterò sempre nel cuore e mai potrò dimenticare le emozioni che abbiamo condiviso insieme.
È tempo dunque di voltare pagina. Mi raccomando, duri i banchi sempre! Vi voglio bene!
Denik out!”