In un significativo sviluppo del caso che ha scosso Preganziol quest’estate, le autorità hanno annunciato l’arresto di Luigi Nasato Fazio, il principale sospettato nell’omicidio di Vincenza Saracino. La vittima, una donna di 51 anni, era stata trovata senza vita il 3 luglio scorso in un casolare abbandonato, brutalmente assassinata con cinque coltellate.

L’arresto e il profilo del sospettato

Luigi Nasato Fazio, un uomo di 32 anni con origini venete ma nato in Sudamerica, è stato catturato lunedì 30 settembre a Maracay, nello stato venezuelano di Aragua, grazie a un’operazione coordinata dall’Interpol. L’arresto è avvenuto in seguito a un mandato di cattura internazionale emesso dalla Procura di Treviso.

Il sospettato, descritto dai conoscenti come psichicamente fragile, è un parente dei vicini di casa della vittima. Questo dettaglio ha aggiunto un elemento di complessità al caso, sollevando interrogativi sui possibili motivi dietro questo tragico evento.

La fuga e il rientro in Venezuela

Ciò che rende questo caso particolarmente intrigante è la tempistica della fuga di Nasato Fazio. Secondo le indagini, l’uomo sarebbe riuscito a lasciare l’Italia prima ancora che il corpo della Saracino fosse scoperto. Il cadavere della donna è stato infatti rinvenuto solo il giorno successivo alla sua scomparsa.

Il percorso di fuga del sospettato è stato ricostruito dagli investigatori:

  1. Dopo il presunto omicidio, Nasato Fazio si è recato da alcuni parenti a Vedelago, ignari di quanto accaduto.
  2. Ha trascorso la notte con loro e la mattina seguente si è fatto accompagnare all’aeroporto di Venezia.
  3. Da Venezia ha preso un volo per Madrid, dove è rimasto circa dieci giorni.
  4. Infine, è volato in Venezuela, dove è stato successivamente arrestato.

Le prove e la ricostruzione del crimine

Gli investigatori hanno basato i loro sospetti su Nasato Fazio principalmente grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza. Queste avrebbero catturato il sospettato e la vittima mentre conversavano nelle vicinanze del luogo del delitto.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, gli eventi si sarebbero svolti nel seguente modo:

  1. Nel pomeriggio del 2 luglio, Nasato Fazio ha incontrato la Saracino vicino all’abitazione di quest’ultima.
  2. Con un pretesto, l’ha convinta ad accompagnarlo in bicicletta verso il casolare abbandonato.
  3. Una volta giunti sul posto, l’ha aggredita violentemente colpendola alla testa.
  4. Successivamente, le ha inferto cinque coltellate fatali.
  5. Ha abbandonato il corpo della vittima nel casolare, lasciando sul posto anche la sua borsa e la bicicletta.