Il capolavoro di Mozart ritorna a Treviso venerdì 22 e domenica 24 novembre con il nuovo allestimento a firma di Paolo Giani Cei e protagonisti i giovani vincitori del Concorso internazionale per cantanti lirici “Toti Dal Monte”

Dopo la lusinghiera inaugurazione della stagione 24/25 con Madama Butterfly, il cartellone lirico del Teatro Mario Del Monaco, con la direzione artistica del Maestro Stefano Canazza, prosegue il 22 e 24 novembre con il debutto nazionale de “Il flauto magico / Die Zauberflöte”, Singspiel in due atti musicato da Wolfgang Amadeus Mozart. Tra i protagonisti in scena a Treviso i giovani vincitori del 51^ Concorso internazionale per cantanti lirici “Toti Dal Monte”, che tornano ad esibirsi sul palcoscenico che li ha visti trionfare nel maggio scorso: Andrew Kim interpreterà il ruolo di Tamino, Aitana Sanz quello di Pamina, Anna Battaglia-Vedovato vestirà i panni di Papagena, mentre Vittoria BrugnoloDaiana Aksamit ed Eleonora Filipponi saranno le Tre Dame.

Dopo aver dunque ospitato nel maggio scorso i 167 concorrenti da tutto il mondo del concorso intitolato a Toti Dal Monte, venerdì 22 e domenica 24 novembre, con anteprima per le scuole il 20, il Teatro Mario Del Monaco, torna ad accogliere Il flauto magico / Die Zauberflöte, opera sulla quale gli esordienti si erano misurati durante la scorsa edizione della competizione. Il nuovo allestimento dell’opera, che mancava dalle scene trevigiane da 16 anni, è frutto di una collaborazione tra Comune di Treviso – Teatro Mario Del Monaco, Comune di Padova e Comune di Rovigo. regia, scene e costumi sono affidati a Paolo Giani CeiGiuliano Carella dirigerà l’Orchestra di Padova e del Veneto e il Coro Lirico Giovanile A.LI.VE di Verona.

Oltre ad Andrew Kim, Aitana Sanz, Anna Battaglia-Vedovato, Vittoria Brugnolo, Daiana Aksamit ed Eleonora Filipponi, vincitori del Toti Dal Monte, presenti nel cast anche Jerzy Butryn nel ruolo di Sarastro, Rodion Pogosov in quello di Papageno, Maria Sardaryan come La Regina della Notte, Marcello Nardis sarà Monostatos e Alessandro Ravasio l’Oratore/Primo Sacerdote. Completano la compagnia di canto Nie Ling (Secondo Sacerdote/Primo Armigero), Federico Abbiati (Secondo Armigero), Eva Lammar Cadete, Khloe Kurti, Lorenzo Pigozzo, Selene Pozzerle, Bianca Tessitore, Giovanni Maria Zanini (Tre fanciulli).

Singspiel in due atti musicato da Wolfgang Amadeus Mozart nel 1791, su libretto di Emanuel Schikaneder, “Die Zauberflöte” ha la forza di un testamento spirituale ed è un’opera simbolo, che abbatte le differenze di razza e status, celebra l’amore universale e il desiderio di diventare migliori. La forma è quella del singspiel, azione musicale comprensiva di interventi parlati mentre lo stile è la zauberoper che mescola tragico e comico, elementi di “meraviglioso” e allegorie bonariamente triviali. Mozart inizia la composizione nel maggio 1791 ma a fine luglio deve sospenderla per dedicarsi a La Clemenza di Tito. Il 28 settembre termina la partitura e il 30 si tiene la prima al Theater auf der Wieden. Così inizia la fortuna dell’opera: nel novembre 1792, ad un anno dalla morte di Mozart, viene annunciata la centesima replica. Ruolo decisivo è quello di Emanuel Schikaneder, impresario del teatro che sarà interprete del ruolo di Papageno e creerà una regia sul modello barocco con macchine sceniche, animali veri ed effetti a sorpresa. L’esotismo fa sfondo drammatico all’opera. L’elemento egizio qui però è connesso all’universo della massoneria. Negli anni in cui Mozart vive a Vienna infatti, Giuseppe II, figlio di Maria Teresa d’Austria, dà un notevole impulso allo sviluppo del pensiero illuministico e laico. Mozart entra a far parte di una loggia massonica nel 1784: suoi compagni saranno Haydn e Schikaneder.

In questo Flauto magico il viaggio verso la conoscenza e la purificazione interiore si intreccia con un linguaggio visivo che unisce tradizione e modernità – afferma il regista Paolo Giani Cei –. La scenografia richiama l’antico Egitto, simbolo di mistero e saggezza, ma anche la filosofia massonica, con le sue geometrie e i suoi simboli, chiari nel percorso di iniziazione che i protagonisti affrontano. Sarastro, custode della luce, è rappresentato come una figura quasi ascetica, il cui mondo riflette la lotta tra oscurità e illuminazione, proiettato in un futuro di speranza e progresso: gli schiavi costretti a lavorare duramente dalla Regina della Notte vengono liberati ad uno ad uno, in un ottimistico viaggio verso l’eliminazione del dolore e della fatica. L’obiettivo finale è la vittoria sulla morte, attraverso mezzi diversi da quelli offerti dalla religione: la vera prova richiesta ai personaggi è quella di esser pronti alla morte, cosa che tutti e tre i protagonisti, in modo diverso, accettano. La finalità di questa messa in scena non è dunque quella di impartire lezioni autoreferenziali o doppie letture, né quella banale di intrattenere, ma far vivere al pubblico un’esperienza il più possibile profonda, in cui il palcoscenico nella sua intensità si leghi intimamente al mistero della musica”.

Il flauto magico / Die Zauberflöte” sarà in scena al Teatro Mario Del Monaco di Treviso venerdì 22 novembre alle ore 20 e domenica 24 novembre alle ore 16, con anteprima per le scuole mercoledì 20 alle 17. Ad anticipare gli spettacoli del 22 e del 24 novembre, rispettivamente alle 19.15 e alle 15.15, al Ridotto del Teatro si terrà un incontro di introduzione al programma nell’ambito della rassegna “Oltre la scena”, ciclo di incontri introduttivi a cura di Elena Filini, promosso dal Comune di Treviso e dal Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, che si svolgono 45 minuti prima dell’alzata del sipario per offrire agli spettatori un inquadramento storico e un approfondimento artistico dell’opera.

INFO E PRENOTAZIONI

I biglietti per lo spettacolo sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Mario Del Monaco e online sul sito www.teatrostabileveneto.it