Contributo d'accesso, le aree di non applicazione
Contributo d'accesso, le aree di non applicazione

La Giunta comunale di Venezia, nella sua ultima seduta, su proposta dell’assessore al Bilancio e Tributi e Società partecipate, di concerto con l’assessore al Turismo, ha approvato la delibera relativa all’individuazione delle aree oggetto di non applicazione del contributo d’accesso ai fini della gestione delle attività di controllo.

Si tratta della perimetrazione di alcune aree ricomprese nell’allegato e che includono Piazzale Roma, Stazione, parte del porto commerciale e dell’area delimitata da AVM/Vela nei punti di approdo dei pontili dell’area Cornoldi, al fine di consentire la regolarizzazione di coloro che raggiungono la Città antica di Venezia tramite tali approdi.

Il Contributo d’accesso entrerà in vigore a Venezia dal 18 aprile e sarà applicato per 54 giornate.  Si inizierà con un blocco unico dal 18 aprile al 4 maggio, per poi proseguire a maggio (9 e 10, 11 e 16, 17,18 ,23,24,25 e 30,31), giugno (1,2 e 6,7,8 e 13,14,15 e 20,21,22 e 27,28,29) e luglio (4,5,6 e 11,12,13 e 18,19,20 e 25,26,27). Rispetto all’anno scorso, il Contributo di accesso sarà di 5 euro per chi prenota entro il quart’ultimo giorno dal proprio arrivo, mentre sarà di 10 euro per chi prenota dal terzo giorno antecedente alla visita.

Il provvedimento, che prende origine dalla legge di Bilancio del 2019 poi aggiornata nel 2021, ha l’obiettivo di definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici e di disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della città.

Anche per il 2025, il contributo sarà applicato solo alla Città antica e non alle isole minori tra cui il Lido di Venezia (compreso Alberoni e Malamocco), Pellestrina, Murano, Burano, Torcello, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Mazzorbetto, Vignole, Sant’Andrea, la Certosa, San Servolo, San Clemente, Poveglia.