E’ il pittoresco Carnevale di Sauris, il 10 febbraio in Carnia

Sauris. Delizioso borgo della Val Lumiei in Carnia. Con le sue poche anime rimaste a vivere quassù. Con il suo saliscendi verdissimo di malghe e pascoli. Con quelle sue architetture in pietra e legno che nascondo case e piccoli alloggi per i turisti. Con quel saporito prosciutto crudo IGP che è vanto locale.

Sauris con quelle maschere coloratissime in legno che incantano gli occhi. Si avvicina il loro momento. Torna il Carnevale di Sauris.

Carnevale Saurano 1 

MASCHERE SALTELLANTI SU E GIU’ PER LE VIE

Il Carnevale di SaurisVoshankh – si svolge da secoli secondo i medesimi rituali ed è uno dei più antichi e tradizionali dell’arco alpino.

Protagoniste sono proprio loro, le maschere, manufatti in legno intagliati con passione in queste botteghe e che si rifanno a quelle antiche, di cui sono conservati bellissimi esemplari al Museo di Arti e tradizioni Popolari di Tolmezzo.

Un evento unico e di grande suggestione. Tutto inizia per mano del “Rölar” e del “Kheirar”. Il primo incede per le strade del borgo. Faccia e mani annerite dalla fuliggine, abiti rozzi e testa fasciata con un fazzoletto a frange. Armato di una lunga scopa avverte la gente a prepararsi per la grande festa. Il suo nome deriva dai “rolelan”, i campanelli che porta legati alla vita e agita in continuazione. Con lui c’è il Kheirar, il re delle maschere, il “deus ex machina” che orchestra l’evento: il volto celato da una maschera di legno, vesti lacere e una scopa in mano che impiega per bussare alle porte delle abitazioni in cui vuole entrare.

Una volta varcato l’uscio della casa che ha prescelto, il Kheirar spazza il pavimento e poi introduce a turno coppie di maschere che intrecciano antiche danze al suono della fisarmonica. Le due figure percorrono le vie di Sauris e delle sue frazioni, accompagnate da un corteo: possono essere travestimenti dall’aspetto brutto (Schentena schembln) oppure bello (Scheana schembln), l’importante è che chi partecipa sia assolutamente irriconoscibile e abbia sempre il volto coperto.

carnevale di sauris

E ALL’IMBRUNIRE LA NOTTE DELLE LANTERNE

Quando scende la sera, qui come da tradizione cala la Notte delle lanterne: il corteo – a cui possono naturalmente unirsi i visitatori –  partendo da Sauris di Sopra al lume di piccole lanterne, si inoltra nel bosco alla volta di un grande falò propiziatorio innalzato proprio al centro di una radura. Sulla via del ritorno, si fa sosta negli stavoli, le caratteristiche baite di pietra e legno della vallata, per rifocillarsi con qualche delizia: una frittella di Carnevale insaporita con la salvia accompagnata da una tazza fumante di vin brulè.

 

www.sauris.org