Garanzia Giovani in Veneto è il portale di riferimento per i cosiddetti NEET, “Not (engaged) in Education, Employment or Training”, ossia i giovani che non frequentano scuole né corsi di formazione, che non hanno né cercano un lavoro o un tirocinio, etc.

A cadenza trimestrale, garanziagiovaniveneto.it pubblica il suo report, aggiornandolo con dati risalenti ad un mese prima. Il nuovo report fotografa quindi la situazione dei NEET veneti al 31 dicembre 2018.

Sono circa 25 mila i giovani che lo scorso anno si sono rivolti a Garanzia Giovani Veneto per poter usufruire dei servizi previsti, tra orientamento, formazione e tirocinio, o per beneficiare degli incentivi all’assunzione riservati ai giovani iscritti al Programma. È quanto emerge dai dati aggiornati all’anno 2018 del report di monitoraggio a cura di Regione del Veneto e Veneto Lavoro. Dall’avvio del programma (2014) sono già 131 mila i giovani tra i 15 e i 29 anni, non impegnati nello studi né inattività lavorative,  che hanno aderito al programma di riorientamento e inserimento lavorativo.

La maggior parte delle richieste di adesione è stata presentata da giovani di nazionalità italiana, di età compresa tra i 20 e i 24 anni: sono oltre 85 mila i patti di servizio stipulati dai servizi pubblici per l’impiego, ovvero il 98% delle adesioni risultate valide, al netto degli annullamenti dovuti alla mancata presentazione al colloquio entro i 60 giorni previsti o per attivazione in un’altra regione. I patti tuttora attivi sono oltre 26 mila, mentre 59 mila risultano conclusi, principalmente per l’avvio di un’attività lavorativa o per la ripresa degli studi.

“Il Veneto risulta essere la terza regione per numero di domande confermate, a dimostrazione della serietà con cui Regione  e i servizi per l’impiego hanno gestito il programma, della vivacità del tessuto produttivo e di un mercato del lavoro particolarmente dinamico – mette in luce l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan – Dal 2014 ad oggi abbiamo registrato oltre 130 mila adesioni, provenienti da tutto il Veneto ma anche da fuori regione. In 75 mila hanno avuto almeno un’occasione di lavoro dopo l’adesione e molti di loro sono tuttora occupati. Per la seconda fase del Programma, che prenderà avvio nei prossimi mesi e proseguirà fino al 2020, il Veneto può disporre di 24 milioni di euro di risorse aggiuntive e sono certa che l’esperienza maturata in questi anni ci permetterà di offrire ai giovani servizi e opportunità sempre più efficaci. Anche se al momento ci troviamo quindi in un periodo di transizione nell’erogazione delle attività, ricordo che gli incentivi all’assunzione sono tuttora in vigore e invito i giovani a continuare ad aderire”.

Nell’ultimo anno il flusso medio di adesioni si è stabilizzato attorno alle 2 mila al mese, su livelli di poco inferiori a quelli del 2017. Le adesioni presentate nell’arco del 2018 sono state 23.940, delle quali 18.450 valide, con 17.800 patti di servizio sottoscritti.

La maggior parte dei 75 mila giovani occupati, hanno trovato lavoro con contratto a tempo determinato o in apprendistato, soprattutto nei settori del turismo, dell’industria metalmeccanica e del commercio. Uno su dieci ha lavorato in un comparto del Made in Italy e prevalentemente nell’industria alimentare, nel legno-mobilio e nel tessile abbigliamento. Il 13% degli iscritti si è inserito sin da subito nel mercato del lavoro con un contratto a tempo indeterminato.

Oltre 13.600 assunzioni hanno beneficiato degli incentivi previsti per i giovani iscritti al Programma, e circa 4 mila sono quelle riferibili all’Incentivo Occupazione Neet in vigore dal 2018.