Alla vigilia del match di campionato tra Virtus Entella e Venezia, mister Paolo Zanetti ha tenuto il consueto punto stampa. Innanzitutto mister, che tipo di partita si prefigura?
“In questi due giorni abbiamo analizzato quanto fatto, come sempre, nel bene e nel male. Se ieri abbiamo lavorato a livello fisico, oggi ci concentreremo sull’aspetto tattico. Dovremo presentarci a Chiavari al massimo delle nostre capacità mentali perché a livello fisico, per ovvi motivi, non potrà essere così ma questa è una considerazione che vale per tutti. Quello che è certo è che per noi sarà un’altra partita importantissima: la vittoria di martedì deve darci consapevolezza nei nostri mezzi ed entusiasmo, però non per questo dobbiamo sederci o ritenerci arrivati, visto che non abbiamo fatto ancora nulla, quindi la concentrazione e l’attenzione domani dovrà essere massima. Se abbassiamo queste due componenti diventiamo una squadra, per così dire, “normale”. L’Entella domani vorrà vincere a tutti i costi, visti anche i risultati maturati fino ad ora e dovremo essere bravi noi a rendergli le cose difficili. È una squadra equilibrata, fisica, con un gruppo ben amalgamato che ha dei valori e che recupererà anche giocatori importanti. Sarà un’altra bella battaglia, ma aldilà del risultato quello che mi interessa di più in assoluto è dare continuità alla nostra prestazione di martedì.”
Pensa che farà fare un turnover in campo, viste anche le tante partite disputate in pochi giorni?
“Lo impone, almeno in parte, la situazione, e la valutazione dovrà essere compiuta in relazione all’aspetto fisico. Abbiamo alzato la competizione e questo era l’obiettivo, continuiamo per questa via e proseguiamo. I convocati sono 24. Felicioli, Bocalon, Cremonesi e Taugourdeau non saranno della partita, nelle prossime ore valuteremo la condizione fisica di tutti e giocherà chi starà meglio. Da un lato sarebbe importante dare continuità a chi ha giocato martedì, dall’altro anche chi è entrato a partita in corsa ha fatto bene”.
Quanto ai nuovi arrivati: come si stanno integrando?
“Johnsen deve lavorare per diventare decisivo, possiede un’arma importante che è la velocità ma ha bisogno di giocare e di sentire fiducia. È un giocatore giovane, in crescita e sta migliorando molto anche in fase di non possesso. Rispetto agli altri giocatori del parco attaccanti sa attaccare in profondità, dandoci soluzioni di gioco diverse. Nello sviluppo, infatti, spesso ci capita di impostare col 3-4-1-2. Mazzocchi è un giocatore che ho inseguito da sempre perché è cresciuto come punta esterna e poi nel tempo è diventato terzino è molto a suo agio quando attacca ma si impegna molto anche in fase di non possesso. Karlsson ha dimostrato di essere un giocatore di carattere, con buona tecnica e gioco aereo. Un pò alla volta arriveranno tutti compreso Bjarkason e Svoboda che forse è quello che necessita un pò più di tempo per adattarsi e comprendere meglio il nostro campionato che è molto diverso da quello dove è cresciuto lui. Comunque s’impegnano e vanno a scuola di italiano”.
A Proposito di modulo: che cosa potremmo vedere in campo sotto quest’aspetto?
“Possiamo giocare in vari modi a seconda della gara e della strategia da mettere in atto, ciò che importa è avere un’idea di gioco. A me piace lavorare per principi e non per schemi, quindi poi in campo le posizioni contano relativamente. Credo molto in questo tipo di calcio, piace anche ai ragazzi e credo che abbiamo i giocatori per interpretare bene questa idea.“