“I lavoratori del turismo siano inseriti nel piano vaccinale in vista della prossima stagione turistica”. E’ l’appello di Alberto Maschio, nella sua duplice veste di presidente dell’Associazione Jesolana Albergatori e coordinatore di Federalbeghi Spiagge Venete. Con l’avvicinarsi dell’avvio ufficiale della nuova stagione balneare (tradizionalmente coincide con la settimana di Pasqua), gli imprenditori del turismo chiedono che vengano poste tutte le condizioni per potere partire in modo uniforme, regolare, in sicurezza per l’ospite quanto per i lavoratori. “Nella scorsa stagione, quando il virus aveva preso tutti alla sprovvista e non c’era chiarezza su ciò che si poteva o non si poteva fare – premette Maschio – per vari giorni abbiamo dovuto navigare a vista, con protocolli e norme fino all’ultimo non chiare e sulle quali, come associazione, abbiamo lavorato duramente con le autorità preposte per riuscire a tutelare gli interessi di tutti e garantire una vacanza in sicurezza. A un anno di distanza abbiamo nozioni più precise sul virus, oltre ad un sistema sanitario che ha più certezze sul come intervenire, senza contare che c’è un vaccino”.
E proprio sul vaccino si concentra l’attenzione di Maschio, ed in generale di Federalberghi.
“Nei giorni scorsi è stato sottoscritto un accordo con le organizzazioni sindacali che prevede di chiedere alle autorità competenti l’accesso tempestivo al programma vaccinale anti Covid-19 per i lavoratori del settore turismo. Tutti hanno convenuto sul fatto che si tratta di uno strumento utile a garantire l’esercizio in piena sicurezza dell’attività turistica sia con riferimento agli addetti, sia riguardo alla generalità della popolazione. Questo tipo di proposta parte proprio dal Veneto e da Federalberghi per cui non possiamo che ribadire la necessità di riservare ai lavoratori del settore turismo particolare attenzione nell’attuazione del piano vaccinale”.
Turismo significa vacanza, ma anche e soprattutto lavoro. “Va ricordato – sottolinea Maschio – come il turismo solo nel Veneto generi qualcosa come circa 18 miliardi di euro di fatturato, pari al 10% del Pil e il 18% dei consumi interni, ma anche e soprattutto mezzo milione di posti di lavoro. Nel settore ricettivo alberghiero, la costa veneta dà lavoro a 12mila lavoratori circa, distribuiti su 722 hotel (360 dei quali a Jesolo). Ecco perché va programmata per tempo la imminente stagione balneare, con protocolli certi e un piano vaccinale anche per chi lavora in questo settore. Servono tempi certi e lungimiranza”.
A proposito di lavoratori stagionali, da ricordare che il 10 febbraio si svolgerà lo Jesolo Job Day, per il “reclutamento” per l’estate 2021; evento che, per la prima volta, si svolgerà online. Si sono iscritti già oltre 800 lavoratori da tutta Italia.