Hai ristrutturato casa sfruttando la detrazione del 50% sugli interventi effettuati, ma nel 2020 hai perso il lavoro a causa della pandemia?  Beh, allora con ogni probabilità la dichiarazione dei redditi ti riserverà una notizia tanto brutta quanto beffarda: il rimborso sarà solo parziale se non nullo, visto che la tua soglia Irpef si è abbassata notevolmente. E’ questa, purtroppo, l’ennesima “magagna” causata dal Covid, come testimonia Adico, che da un paio di settimane ha avviato il servizio di assistenza alla compilazione del modello 730 riscontrando problematiche inattese dai diretti interessati.

 In questo caso, l’associazione sta seguendo una giovane coppia mestrina vittima di un sistema con diverse falle, come dimostrano gli effetti della pandemia. I due sono sposati da poco e hanno deciso di ristrutturare la propria abitazione investendo circa 70 mila euro.  Per farlo, hanno scelto di sfruttare il bonus ristrutturazione del 50% per ricevere in detrazione nell’arco di dieci anni, metà della somma spesa. Purtroppo, però, l’uomo, che lavora nell’ambito turistico, al primo lockdown del 2020 è finito in cassa integrazione. Questa condizione forzata ha inevitabilmente fatto crollare l’Irpef e, di conseguenza, quest’anno il rimborso per il bonus ristrutturazioni si è più che  dimezzato, come confermato dagli esperti che si occupano del servizio di assistenza alla compilazione del modello 730 offerto da Adico. In pratica, la coppia riceverà quest’anno circa 2 mila euro invece di 3 mila e 600. Ma, se come prevedibile perdurerà la cassa integrazione, il rimborso si azzererà.

“Siamo rimasti basiti quando i nostri soci ci hanno segnalato questa beffa – conferma Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. In pratica, chi perde il lavoro rischia di essere penalizzato due volte. Temiamo fra l’altro che alle persone rimaste senza lavoro il Covid riservi altre sorprese nella dichiarazione dei redditi. I nostri esperti, per esempio, ci segnalano che alcuni contribuenti sono convinti che con la disoccupazione non si debba fare il 730. Invece non è così e chi non lo fa ne subisce le conseguenze economiche. Meglio informarsi bene, se no si rischia un salasso che va a sommarsi a tutti gli altri guai provocati dalla pandemia”.