Tra i banchi degli agricoltori stamane alla Fiera del Rosario in Viale Libertà sono passati dei volti sandonatesi noti: la vice presidente del Consiglio regionale del Veneto Francesca Zottis, il sindaco Andrea Cereser e il consigliere di San Donà Albino Zangrando che hanno apposto la loro firma a favore della petizione contro i pannelli solari mangia suolo. L’iniziativa avviata su territorio regionale che ha già prodotto 24 mila sottoscrizioni è ora una raccolta firme che interessa tutta la Penisola continuando il suo percorso da Nord a Sud con lo slogan SI ALL’ENERGIA RINNOVABILE SENZA CONSUMO DI SUOLO AGRICOLO. A farsene carico sono in particolare gli under 30 di Coldiretti che scendono in campo per combattere il rischio idrogeologico di fronte ai cambiamenti climatici e incoraggiano invece il fotovoltaico pulito ed ecosostenibile sui tetti di stalle, cascine, magazzini, fienili, laboratori di trasformazione e strutture agricole.
Questa mattina infatti a farsi portavoce dell’iniziativa c’era Davide Montino vice presidente di Giovani Impresa di Venezia accompagnato dal segretario di zona di San Donà di Piave Paolo Bardellotto. “Come imprenditori agricoli sentiamo una responsabilità sociale affinché il suolo vocato all’agricoltura rimanga tale e la multifunzionalità energetica venga sviluppata come attività integrata alla coltivazione e all’allevamento, sino a un massimo del 5% della superficie dell’azienda, eventualmente realizzata direttamente dagli agricoltori in aree marginali” ha spiegato Davide Montino. “Il mio pensiero a riguardo è già conosciuto- ha dichiarato la consigliera Zottis- garantisco il mio impegno affinché il suolo produttivo venga salvaguardato da speculazioni che impoveriscono il nostro territorio.”
“Nel sandonatese possiamo contare su eccellenze produttive di grande pregio che male si abbinerebbero ad iniziative di spreco del suolo fertile” ha commentato Andrea Cereser.
Il consumo di suolo agricolo destinato al fotovoltaico a terra minaccia il futuro alle nuove generazioni di agricoltori è per questo che Coldiretti Giovani Impresa propone che le Regioni e gli enti locali identifichino nelle aree da bonificare, nei terreni abbandonati, nelle zone industriali obsolete e nei tetti delle strutture produttive anche agricole, il luogo idoneo all’installazione del fotovoltaico per la corretta produzione di energia da fonti rinnovabili. Una speranza che speriamo possa venire concretizzata dall’introduzione di questo principio nel progetto di legge in discussione. “Solo in questo modo si garantisce all’agricoltura quel ruolo di protagonista che esercita da tempo nella transizione ecologica, dapprima con la trasformazione dei reflui zootecnici in biogas e biometano, a cui ora aggiungere l’agrovoltaico, realizzando il principio a noi più caro, ovvero che l’attività degli imprenditori agricoli costruisce il bene comune”. Ha spiegato Davide Montino.
Gli ospiti hanno potuto poi girare tra i banchi degli agricoltori ammirando anche gli apprezzatissimi laboratori in corso per i bambini “dal latte al formaggio… diventa un casaro” realizzati dalla fattoria didattica “I Laghetti” di Tiziana Favaretto di Meolo e il laboratorio delle Agrisarte di Sant’Erasmo, appartenenti al gruppo di Donne Impresa di Coldiretti, anche loro disponibili a raccontare a grandi e piccini del loro progetto di recupero dell’ortica, erba che una volta essiccata viene utilizzata nella composizione di tessuti o come imbottitura di bamboline completamente realizzate con tessuti riciclati.