Non sono soltanto i simboli della Repubblica Serenissima che proteggono Porta San Tomaso, assieme a SS. Quaranta la sola porta d’ingresso al centro storico di Treviso rimasta tutt’oggi completamente intatta. I Leoni di San Marco rappresentano anche un arredo culturale di grande valenza sociale, guardiani del varco che dà l’accesso ad una delle zone che maggiormente attirano le compagnie, le comitive, le coppie, i gruppi di amici di ogni età. E chissà forse potrebbe essere proprio questo il motivo per cui qualcuno, in segno magari di protesta, ha deciso di imbrattare uno dei Leoni. Oppure si è trattato “solamente” di un grave, anzi gravissimo scherzo goliardico, chi lo sa.
Nello specifico, ad essere vandalizzata è stata la statua del secondo felino a sinistra dei sei che, nella fascia bassa lungo il lato rivolto verso il Put, fanno appunto solenne guardia a Porta San Tomaso. Vittima il muso scolpito nella pietra dell’animale-statua, rovinato con un pennarello azzurro.
Ora naturalmente è caccia senza quartiere all’anonimo vandalo: si stanno valutando eventuali testimoni oculari del raid e verranno messe al setaccio le videocamere della zona, forse le uniche che hanno ripreso l’accaduto. L’urgenza è quella di fermare gli autori, così come lanciare un monito agli altri vandali che si stanno scatenando contro oggetti di rilevanza storica e artistica della città di Treviso.