Per arrivare all’invenzione della macchina da presa bisogna tornare a fine Ottocento, mentre negli anni 20’ le prime aziende (Arri, Kodak) hanno cominciato a sviluppare e commercializzare le prime macchine da presa ottenendo subito un successo planetario.
Valerio Lattanzio, regista cinematografico, spiega quali sono le differenze principali tra videocamere e macchine da presa e qual è il ruolo di questi strumenti nella realizzazione di un film.
La differenza tra fotocamera, videocamera e macchina da presa
Valerio Lattanzio spiega come la fotocamera registra un’immagine, la videocamera registra una serie di immagini fotografiche in successione su un supporto ottico, un nastro magnetico o una memoria a stato solido. La differenza tra quest’ultima e la macchina da presa cinematografica è data dal fatto che la macchina da presa registra una sequenza di immagini sulla pellicola cinematografica.
I movimenti della macchina da presa
Tra i movimenti della macchina da presa si possono distinguere: la panoramica (la macchina da presa si posiziona su un supporto fisso e ruota nella direzione richiesta – orizzontale, verticale e diagonale), la carrellata (movimento della macchina da presa che si muove su un carrello che avanza e arretra lungo un binario), il travelling e lo zoom (per avvicinarsi o allontanarsi ad un soggetto).
Il ruolo della strumentazione nel cinema
In un settore come il cinema la strumentazione ricopre un ruolo importante, in quanto si nota facilmente – nella realizzazione e nella proiezione di un film – la differenza tra attrezzature più professionali di altre. Esempi di telecamere di ultima generazione sono ad esempio le Sony (FX6 e la Alpha 7SIII) ma in generale ci sono varie telecamere tecnologiche adatte alle riprese del cinema contemporaneo.
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