Ca' Farsetti, sede del Municipio di Venezia
Ca' Farsetti, sede del Municipio di Venezia

La costruzione del bilancio di previsione 2023/2025 è partito dalla considerazione dell’attuale situazione congiunturale sia legata alla crisi energetica, sia al non raggiungimento di determinate entrate post pandemia.

L’assessore comunale al Bilancio Michele Zuin: “Affrontiamo questa difficile congiuntura economica post-pandemia, a cui si aggiungono gli effetti preoccupanti del conflitto russo-ucraino, con questo Bilancio che continua ad assicurare tutti i servizi offerti ai nostri cittadini. Solo con la politica adottata da questa Amministrazione di mantenere in conti in ordine, possiamo permetterci di affrontare situazioni come queste, con una esplosione del costo dei consumi energetici”.

L’incidenza della situazione congiunturale si riassume nei seguenti dati:
– circa 11 milioni di maggiori costi utenze al netto del contributo ricevuto a tale titolo nel 2022 (5 mln. dallo Stato). Tale importo è calcolato considerando i maggiori costi rispetto al 2019 anche se deve considerarsi che al netto della crisi energetica, i costi comunque tendono naturalmente a salire;

 per circa 11 milioni da minori entrate rispetto al 2019. Tali minori entrate derivano dalla mancata ripresa, rispetto al 2019, di alcune poste di bilancio (su tutte la ztl bus).

 per circa 4 mln da un aumento di spese rispetto alle entrate. Sul punto si deve tener conto di una dinamica naturale di crescita delle spese maggiore rispetto alle entrate per effetto di diversi motivi (su tutti l’inflazione i cui effetti peraltro sono difficilmente valutabili alla luce di una crescita improvvisa non prevista e non preventivabile)

Detto quanto sopra, il pareggio di bilancio 2023 viene raggiunto provvedendo a:

– utilizzare 5 mln di oneri di urbanizzazione a finanziare la spesa corrente. Trattasi di aspetto concesso dalla norma tendenzialmente di natura straordinaria;

– utilizzare 5 mln di recupero spese su fondi comunitari: trattasi di risorse una tantum derivanti dalla possibilità di chiedere il 20% a titolo di spese generali su contributi riconosciuti (in tal caso sui fondi react);

– previsioni di un maggior recupero evasione di circa 2 mln rispetto al trend storico iscritto in sede di previsione;

– riduzione della spesa per flussi negativi sul derivato per circa 3 mln: trattasi dell’effetto della sentenza.

– riduzione delle spese per circa 2,5 mln, senza tagli ai servizi;

– utilizzo di quota del contributo per il cambio di destinazione edificio ex camera di commercio per un importo di 8,5 mlnmisura chiaramente straordinaria.

Vengono inoltre effettuati degli adeguamenti all’Istat di alcune tariffe (Canone unico patrimoniale (1,9%, cimiteriali 1,8%, Tari 2,2%), tenendo anche in considerazione il fatto che il fenomeno inflattivo ha raggiunto livelli tali che non può più essere assorbito direttamente dal Comune di Venezia. Il dato ufficiale dell’inflazione annua del mese di ottobre 2022 è risultata pari a 11,8%, pertanto si può sostenere che il Comune di Venezia ha coperto il 9,5/10% del rialzo automatico dei prezzi, limitando fortemente l’impatto sulle tasche di cittadini e imprese.

Per quanto concerne il piano degli investimenti, il bilancio recepisce la prosecuzione di tutti gli interventi con Pnrr, fondi React, ecc, oltre ad iscrivere interventi finanziati con risorse proprie.
Il complesso del piano degli investimenti e delle manutenzioni, prevede, tra gli altri, relativamente all’anno 2023:
• Euro 31,3 mln finanziati con Legge speciale per Venezia;
• Euro 24,5 mln finanziati con contributi Regione e città Metropolitana;
• Euro 20,4 mln finanziati con alienazioni di beni immobiliari;
• Euro 8,1 mln finanziati con fondi PNRR;
• Euro 10 mln finanziati con fondi React.
In particolare tra gli interventi finanziati per il 2023 si segnalano circa 16 mln di interventi per realizzare percorsi ciclabili e 3,5 mln di recupero alloggi pubblici nel centro storico di Venezia, per favorire la residenzialità.

Prosegue l’assessore Zuin: “Come ogni anno, approviamo il Bilancio entro il 31 dicembre, come previsto dalla legge e come abbiamo sempre fatto con il sindaco Brugnaro, e che ci consente di non entrare in un esercizio provvisorio, deleterio per la programmazione e la fornitura di servizi ai cittadini. Come accade oramai da qualche anno, rimandiamo alla prossima primavera, una volta approvato il Bilancio consuntivo 2022, le eventuali manovre espansive messe in atto negli ultimi anni e che hanno bisogno di trovare riscontro nella conferma dell’avanzo di Bilancio 2022. Con la prudenza del buon padre di famiglia, guardiamo al futuro della città. Come chiesto a gran voce nell’assemblea nazionale ANCI di Bergamo della settimana scorsa, speriamo che il Governo nella manovra finanziaria o con successivi provvedimenti possa sostenere gli Enti Locali, che sono sempre in prima linea”.