Questo pomeriggio Petko Hristov, difensore del Venezia FC, è stato presentato ufficialmente alla stampa.
Ecco le sue dichiarazioni.
Petko, quali sono state le tue prime impressioni una volta arrivato in squadra?
“Ho trovato un bellissimo gruppo. Adesso abito a Treviso, con la mia fidanzata, ho trovato casa là. Sia il Mister che la società ci stanno facendo sentire bene, qui. E infatti mi sto trovando benissimo”.
Immaginiamo che ci sia grande euforia in spogliatoio, dopo queste due vittorie.
“Certo, perché quando si vince, va sempre bene”.
L’impressione è che tu abbia trovato da subito un’ottima intesa anche con Ceppitelli e Carboni.
“Sì, perché comunque ho trovato difensori forti, e quando trovi giocatori così, l’intesa arriva subito. Sono contento che, si dalla prima partita, abbiamo iniziato bene. Abbiamo disputato due buone gare e abbiamo vinto”.
Come ti ha convinto il ds Antonelli a passare dallo Spezia, in serie A, al Venezia a lottare per la salvezza in B?
“C’è stato un incontro tra di noi a Milano. Il direttore è venuto da me, mi ha subito convinto. Allo Spezia non avevo trovato molto spazio per giocare, e la prima cosa che mi sono detto è stata di dover venire qui ad aiutare i ragazzi nel loro obiettivo”.
Però, appena pochi giorni prima avevi giocato contro la Roma. La cosa non ti ha fatto pensare che forse avresti potuto ancora trovare spazio in squadra?
“Ho disputato 9 partite in serie A, ma sinceramente mi aspettavo di più, perché sono un calciatore che è abituato a giocare. Ritengo in ogni caso di aver fatto la scelta giusta, perché ho trovato una squadra forte, che si trova in una posizione in classifica che non merita: speriamo di vincere ancora, perché il Venezia FC merita di stare in alto. Indubbiamente c’è tanta differenza tra serie A e serie B. Ma se non hai la testa giusta, la B non è facile per nessuno. Devi entrare in campo sempre pronto, perché trovi squadre sempre pronte. Ma tutto questo mi piace e sono contento di essere qui a Venezia”.
L’anno scorso hai un po’ “rovinato” l’esordio del Venezia FC in serie A…
“Mi ricordo, sì, abbiamo vinto all’ultimo minuto. Al ritorno pure , anche se non ho giocato. Per noi erano gare importanti, intendo dire per lo Spezia, per salvarsi”.
Prima di approdare al Venezia hai chiesto consigli ad Ampadu e Caldara?
“No, perché è stata una trattativa veloce”.
Che cosa pensi del calcio bulgaro?
“Il calcio bulgaro, negli ultimi anni, si è alzato un po’ il livello, ci sono infatti squadre che stanno giocando in categorie internazionali molto importanti. La nazionale bulgara sta facendo bene, abbiamo un nuovo CT, anche i giocatori sono tutti nuovi. Mi sto trovando bene anche con loro. Adesso, con le qualificazioni, speriamo di poter fare bene”.
Anche se sei al Venezia FC da poco, hai la sensazione che queste due vittorie contro Benevento e SPAL possano essere spartiacque per questa squadra?
“Penso che abbiamo trovato un po’ di tranquillità anche in allenamento, anche per la gestione della palla. Adesso si lavora meglio, prima c’era un po’ di tensione. Ora il mister ci dà maggiore stima. In serie B non ci sono partite facili, ce la giochiamo con ogni squadra, e il Venezia cerca di vincere sempre”.
A Benevento hai preso una brutta botta al setto nasale…
“E’ stata una situazione davvero strana: in uno scontro di gioco, io ho rotto la testa dell’avversario, lui mi ha spaccato il naso, non mi era mai capitato”.
Ci puoi riassumere la tua carriera?
“La mia carriera è iniziata in Bulgaria, poi quando avevo 18 anni mi ha preso la Fiorentina, prima sono andato in Primavera e poi mi sono allenato con la prima squadra. Poi con lo Spezia ho fatto 30 partite in un anno e mezzo”.
Hai un idolo?
“Per quanto riguarda i miei connazionali, posso dire Stoichov e Berbatov, ma come difensore centrale mi piace tanto il gioco di Thiago Silva”.
Il ds ha detto che nel tuo contratto c’è una clausola in base alla quale il Venezia può riscattarti in caso di promozione in A.
“Non si può mai sapere come andranno le cose, qui si lotta per vincere, faremo i conti alla fine”.