Siglato il “Patto Metropolitano”, ossia il documento di obiettivi condivisi tra l’Associazione e i Sindacati di Padova, Treviso, Venezia e Rovigo.
Contrattazione di secondo livello per sostenere la competitività delle imprese e il potere d’acquisto, promuovendo la partecipazione dei lavoratori. Apertura a sperimentazioni sull’organizzazione del lavoro correlate a crescita della produttività, conciliazione tempi di vita e di lavoro, tutela del salario. Formazione e politiche attive per le nuove competenze, l’occupazione femminile, la sicurezza e lo sviluppo sostenibile. La riduzione del cuneo “diventi strutturale”.

 

Gli obiettivi del Patto:

  • lo sviluppo sostenibile del territorio, dell’economia e della società;
  • la stabilità e la coesione sociale;
  • una crescita partecipata, diffusa ed inclusiva.

Le Parti, al fine di perseguire gli obiettivi condivisi, intendono:

  • promuovere un metodo di relazioni industriali che, valorizzando il confronto continuo e la condivisione, nel rispetto della reciproca autonomia, contribuisca a individuare soluzioni che favoriscano la competitività del sistema economico locale e, con esso, la coesione sociale; 
  • promuovere azioni, rivolte anche al decisore pubblico, finalizzate a sostenere ed accompagnare lavoratori, famiglie e imprese, in questa fase di transizione verso modelli di sviluppo sostenibile e di inclusione sociale;
  • favorire un’ordinata e programmata trasmissione di conoscenze e responsabilità, supportata dalla formazione, così da realizzare una compiuta staffetta generazionale, anche nei contesti aziendali; 
  • favorire il regolare rinnovo dei contratti collettivi nazionali.

Contrattazione di secondo livello

Le Parti convengono sulla più ampia valorizzazione e diffusione della contrattazione di secondo livello per:

  • indirizzare politiche e iniziative volte ad affrontare temi strategici come l’igiene, la salute e la sicurezza sul lavoro e forme di welfare orientate a sostenere la famiglia, la parità di genere, la piena occupazione femminile, la crescita demografica, la mobilità sostenibile, la legalità e trasparenza, anche negli appalti;
  • sostenere la crescita della produttività, dell’efficienza, della capacità competitiva del sistema industriale locale e, con esse, la crescita dei salari, promuovendo il coinvolgimento e la partecipazione dei lavoratori, attraverso le loro rappresentanze, nell’organizzazione, nella strategia e nei risultati d’impresa;
  • favorire la più ampia informazione e coinvolgimento del capitale umano nelle iniziative imprenditoriali volte ad affrontare e vincere le sfide della transizione tecnologica e digitale, sostenibile ed energetica;
  • sostenere l’attività di formazione anche a livello aziendale, come strumento indispensabile alla qualificazione e riqualificazione professionale del capitale umano verso le nuove competenze;
  • aprire a forme di sperimentazione dell’organizzazione e dell’orario di lavoro che realizzino forme avanzate di crescita della produttività, di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e di tutela del salario;
  • promuovere e favorire azioni congiunte informative, di sensibilizzazione e proattive, finalizzate ad intervenire in materia di prevenzione e contrasto alla discriminazione e alla violenza di genere;

Sicurezza sul lavoro

Le Parti si impegnano a:

    • svolgere ogni ulteriore iniziativa utile a rafforzare i presìdi, le dotazioni e la formazione indispensabile a prevenire le morti e gli infortuni sul lavoro;
    • valorizzare la collaborazione tra tutti i soggetti a diverso titolo coinvolti nella tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
    • promuovere una più forte azione informativa e collaborativa con i Dipartimenti di prevenzione e protezione delle Asl competenti per territori;
    • sollecitare il necessario adeguamento della dotazione organica agli standard previsti dei Servizi SPISAL, come individuati dal Piano Strategico Regionale in materia di salute e sicurezza;     
    • svolgere una periodica e costante azione comune di monitoraggio sull’andamento dei controlli, sulle criticità rilevate e sulle possibili azioni da adottare, sia per il tramite delle Commissioni Bilaterali laddove istituite, sia attraverso una consultazione periodica a livello territoriale;
    • alla costituzione, o formalizzazione, dell’Organismo Paritetico Provinciale (OPP), in funzione di osservatorio ed ente della promozione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
  • al sostegno del miglioramento del servizio di trasporto pubblico, a tutela dell’ambiente e come forma di prevenzione rispetto alla problematica degli infortuni in itinere. 

Mercato del lavoro e formazione

È in corso una trasformazione del mondo del lavoro, dovuta alla digitalizzazione dei processi, a nuovi stili di vita, all’evoluzione delle filiere produttive e alla maggiore interconnessione dei mercati internazionali. 

In questo contesto, le Parti ritengono strategico:

  • l’aggiornamento professionale di lavoratrici e lavoratori e, laddove necessario, la loro riqualificazione, per acquisire competenze in linea con le esigenze produttive e con l’evoluzione tecnologica;
  • il ruolo della scuola nella trasmissione di contenuti e competenze in linea con l’evoluzione tecnologica, digitale e ambientale, coniugando sapere politecnico e umanistico;
  • efficaci politiche di transizione tra mondo della scuola e del lavoro, sensibilizzare il sistema di istruzione in coerenza con le vocazioni economiche dei territori, i profili, le competenze e le attitudini attesi;
  • garantire che le nuove generazioni possano fare esperienza in contesti dove la sicurezza e la qualità del lavoro e dell’apprendimento sono principi essenziali non negoziabili;
  • sviluppare ogni possibile sinergia tra privato e pubblico per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro;
  • sviluppare una rete territoriale nella quale i CPIA (Centri provinciali per l’istruzione degli adulti) operino in stretto raccordo con i Centri per l’impiego, agenzie per il lavoro, istituzioni ed enti privati per l’apprendimento permanente;
  • rafforzare la formazione e le politiche attive per contrastare gli effetti della discontinuità lavorativa, e l’utilizzo delle risorse dei Fondi interprofessionali e del Fondo nazionale “Nuove competenze”;
  • perseguire il modello adottato nel Competence Center (SMACT), che ha coinvolto le Organizzazioni sindacali, le Associazioni datoriali, le Istituzioni, le Università.
  • la formazione continua quale strumento per incrementare la competitività aziendale, accrescere il patrimonio professionale dei lavoratori, assicurare una maggiore rioccupabilità.

L’attuale sistema di tassazione del lavoro (cd cuneo fiscale) determina un disincentivo all’incremento delle retribuzioni. È necessario sostenere iniziative comuni a livello nazionale volte ad ottenere una riduzione strutturale del cuneo fiscale sia per la contrattazione di secondo livello che per il contratto nazionale.

Un’occupazione di qualità è garantita dall’applicazione dei CCNL di riferimento sottoscritti dalle associazioni maggiormente rappresentative. È interesse comune che si giunga ad una piena applicazione del sistema di certificazione della rappresentanza.

La crisi demografica, che produce già effetti sul mercato del lavoro, mostra tutta la necessità di innalzare il livello dell’occupazione, soprattutto femminile, potenziando i servizi per l’infanzia e la non autosufficienza, e di uscire dalla logica dell’emergenza sulle politiche migratorie, investendo su accoglienza e integrazione dei cittadini migranti.

Politiche attive per lo sviluppo e la stabilizzazione occupazionale, al fine di incrementare la produttività e la competitività delle imprese, favorendo al contempo la crescita salariale, contrastando il precariato.

Sviluppo sostenibile, rigenerazione urbana e territoriale, legalità

Vanno sostenute le azioni volte al contenimento ed alla riduzione degli impatti climatici e ambientali, avvalendosi anche delle risorse del PNRR. In questo contesto, l’efficientamento energetico e la riduzione dei costi di produzione, l’autoproduzione di energie rinnovabili, la promozione di comunità energetiche, il recupero delle materie prime per un’economia sempre più circolare, l’attenzione alle risorse naturali e all’ambiente, la rigenerazione del territorio, coinvolgono il ruolo delle Parti Sociali.

 

I filoni prioritari di investimento per uno sviluppo sostenibile devono riguardare: 

  • la rigenerazione e la riqualificazione delle aree produttive; 
  • la salvaguardia dell’ecosistema dell’area lagunare e del Delta;
  • il sostegno all’abitare, con un incremento dell’edilizia pubblica e sociale a saldo zero nel consumo di suolo; 
  • la riqualificazione degli immobili, il recupero del patrimonio edilizio e delle aree degradate e delle periferie, promuovendo l’efficienza energetica e la sicurezza; 
  • la bonifica e la rigenerazione dei siti industriali valorizzandone, laddove possibile, le destinazioni d’uso in essere; 
  • la riorganizzazione e razionalizzazione del sistema infrastrutturale e della mobilità; 
  • una gestione sempre più virtuosa del ciclo dei rifiuti, con l’obiettivo di favorire il riciclo dei materiali laddove possibile, oppure la produzione di energia.

La transizione energetica implica lo sviluppo di sistemi e impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Le Parti convengono di intervenire presso le Autorità di governo locale e regionale, affinché vengano semplificati e accelerati i processi autorizzativi.

Analogamente, si impegnano affinché, pur nel rispetto della normativa sul non consumo di suolo, vengano sostenute le iniziative industriali in grado di recuperare il patrimonio edilizio esistente (anche attraverso i crediti edilizi), le verticalizzazioni e le riconversioni industriali, i cambi di destinazione necessari a sostenere iniziative coerenti con gli obiettivi di sostenibilità ambientale ed energetica.

Il rispetto del territorio passa, necessariamente, anche per il contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata. Le Parti intendono contribuire fattivamente, al rafforzamento sul territorio della rete di presidio e vigilanza che, attraverso la collaborazione con le forze istituzionali, contribuisce a rafforzare la cultura della legalità e, con essa, di una democrazia partecipata.

Le Parti si impegnano a sviluppare tavoli specifici sui singoli temi del patto, a partire dall’utilizzo delle risorse derivanti dal PNRR e dalla ZLS.