Nel 2022 il valore della produzione agricola trevigiana ha toccato 1,3 miliardi €.
Il prosecco locomotiva dell’export con 1,5 miliardi €, in crescita del 21,7% sul 2021
Bonaldi: “Ricerca, innovazione e sostenibilità per competere sui mercati globali”
Un territorio capace di confermarsi punto di riferimento per l’agricoltura veneta e nordestina, che coniugando tradizione e innovazione, sostenibilità e qualità, rappresenta uno dei distretti agricoli più dinamici e vitali per il Paese. Dopo anni contraddistinti da fattori esogeni di forte impatto per l’equilibrio economico e sociale internazionale, l’agricoltura trevigiana vive oggi un 2023 all’insegna della stabilità, come dimostrato dal valore della produzione agricola nella prima metà dell’anno, che si attesta a oltre 600 milioni di euro: una cifra in linea con l’andamento del 2022, come emerge dai dati di Confagricoltura Treviso sull’agricoltura nella Marca.
A contribuire con forza alle performance eccezionali del settore, la cui produzione ha raggiunto nel 2022 quota 1,3 miliardi di euro (su un totale di 7,7 miliardi in Veneto), sono stati principalmente il comparto vitivinicolo (70% del valore di produzione), la zootecnia (15%), il caseario (5%), i seminativi (5%), e l’ortofrutta (3%). Il valore restante è prodotto da comparti di consistenza più lieve sul territorio.
Per quanto riguarda le esportazioni, è il vino, e in particolare il Prosecco a farla da padrone: 1,5 miliardi di euro la quota export generata nel 2022, in crescita del 21,7% rispetto all’anno precedente. Principali mercati di destinazione sono stati USA, Germania, Canada, UK e Paesi Bassi. Una tendenza confermata nella prima metà del 2023, con esportazioni a maggio pari a 650 milioni di euro.
Risultati resi possibili grazie alla caparbietà, all’operato e all’intuizione degli imprenditori della Provincia: su un totale di 60 mila imprese agricole venete, sono più di 10 mila quelle attive oggi nella Marca, che spaziano dalle piccole realtà familiari alle grandi imprese e che rappresentano oggi un tessuto sociale e produttivo indispensabile per la comunità. Di queste, oltre 2 mila sono associate a Confagricoltura Treviso.
Più di 15 mila gli addetti attualmente occupati nell’agricoltura a Treviso e Provincia, su un totale di 67 mila lavoratori attivi nel settore a livello veneto: una vera e propria forza trainante per l’economia del territorio.
«Alla luce di questo scenario, possiamo aspettarci un 2023 stabile, in continuità con l’anno precedente. Nonostante ciò, dovremo continuare a essere cauti e tenere a mente gli effetti delle difficili congiunture macroeconomiche che dovremo ancora affrontare, su tutte il conflitto ucraino e il suo impatto devastante sull’inflazione europea e italiana» commenta Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, Presidente di Confagricoltura Treviso. «Oggi i costi delle materie prime stanno calando e stanno ritornando ad un loro equilibrio, ma dovremo capire come l’andamento dei prezzi influirà, da qui a fine anno, sul potere d’acquisto dei cittadini».
«I risultati eccezionali fatti registrare dal Prosecco ci fanno sicuramente ben sperare per il futuro, e proprio per questo che i nostri produttori dovranno continuare a fare sistema fra loro per affrontare le sfide che ci attendono per il futuro» continua Bonaldi. «Il nostro obiettivo è crescere ulteriormente in valore a livello mondiale, ma per farlo è fondamentale rispondere prontamente alle normative europee in tema di rispetto dell’ambiente e sostenibilità, e continuare a investire in ricerca e sviluppo: in questo senso, voglio fare un plauso al Disegno di Legge TEA presentato dal senatore Luca De Carlo, mirato a sviluppare nuove soluzioni agricole basate sulle Tecniche di Evoluzione Assistita, sviluppare i prodotti Made in Italy e affrontare gli effetti del cambiamento climatico».