Acqua alta a Venezia del Novembre 2019
Acqua alta a Venezia del Novembre 2019

Il commissario delegato all’emergenza per l’acqua alta di novembre 2019 ha firmato il decreto n. 68 con cui ha approvato il prospetto degli ammessi al contributo “riferito alle istanze di cui all’Ordinanza commissariale n. 2/2019 sia per l’immediato sostegno ai nuclei familiari sia per la ripresa delle attività, le cui istruttorie si sono concluse con esito favorevole”.

“Continua così il pagamento dei risarcimenti ai veneziani danneggiati dall’Acqua Granda del novembre 2019 che, ad oggi – evidenzia il commissario Luigi Brugnarosono arrivati a 5.392 soggetti per un totale complessivo di oltre 31 milioni di euro”.

Con la firma di questo decreto si liquida un diciannovesimo pacchetto di risarcimenti che arriveranno direttamente a 326 soggetti  di cui 125 privati e 201 attività economiche, produttive, sociali e di culto che hanno visto definirsi positivamente la loro rendicontazione. Il tutto per un totale di 2.031.864,26 euro divisi in 336.296,22 euro per il primo blocco e 1.695.568,04 euro per il secondo. Importi che si sommano ai quasi 30 milioni di euro già erogati nei diciotto precedenti decreti. In totale hanno ricevuto risposta ad oggi 2.281 privati, per quasi 5,9 milioni di euro, e 3.111 attività sociali di culto, economiche e produttive per 25,6 milioni. Un’iniezione di liquidità a 5.392 soggetti che, dopo aver presentato la documentazione necessaria, potranno vedere ristorati i lavori eseguiti per il ripristino delle proprie abitazioni e delle proprie attività.

“Un lavoro puntuale – continua il commissario – che ha portato, ad oggi, a ristorare ben l’89% delle domande arrivate  e che, dopo le prime 194 richieste inserite nel decreto del 16 dicembre scorso, anche in questo, 38 istanze sono state liquidate attraverso il processo di delegazione del pagamento direttamente ai fornitori. Nello specifico si tratta di 14 privati e 24 attività economiche, produttive, sociali e di culto per un totale di 259.870,50 euro suddivisi tra 47.368,40 euro per il primo blocco e 212.502,10 euro per il secondo. Una vera e propria opportunità che, primi in Italia per questo tipo di risarcimenti, abbiamo voluto dare ai cittadini e a quanti hanno subito danni dopo l’acqua alta del novembre 2019 e non avevano la possibilità economica di anticipare i costi per la sistemazione dei danni. Infine ricordo che sarà ancora possibile presentare le domande per ottenere il contributo entro e non oltre il 29 gennaio prossimo”.

In questo senso si ricorda, infatti, che per facilitare l’accesso al contributo a una più ampia platea di cittadini e imprese il commissario delegato, di concerto con la Protezione Civile Nazionale, ha introdotto due strumenti innovativi per l’erogazione delle misure di sostegno alla popolazione, volti a sopperire il deficit di liquidità causato dalla perdurante emergenza sanitaria:

  1. La liquidazione parziale del contributo richiesto;
  2. La delegazione di pagamento ex art. 1269 c.c.

Nel dettaglio, con ordinanza n. 9 del 10 aprile 2020 è stata introdotta la possibilità per il richiedente di ottenere una prima liquidazione parziale pari ad almeno il trenta per cento della spesa stimata purché regolarmente comprovata dai corrispondenti documenti fiscali (fatture e quietanze).

Per incentivare l’accesso al contributo dei soggetti legittimati, in data 24 luglio 2020, con ordinanza commissariale n. 11 è stata introdotta la modalità di pagamento tramite delegazione ai sensi dell’articolo 1269 c.c., mediante la quale il privato cittadino o l’impresa hanno la facoltà di richiedere all’Amministrazione il pagamento direttamente ai fornitori delle fatture comprovanti i ripristini effettuati. Tale strumento si cumula e non esclude la liquidazione parziale sopra descritta. La delegazione di pagamento è ammessa sia per i privati (per singole fatture del valore minimo di 500,00 euro iva compresa) sia per le imprese (per singole fatture di valore minimo di 2.500,00 euro iva compresa). Tramite la delegazione di pagamento il privato e l’impresa possono effettuare i ripristini necessari senza dover anticipare la somma dovuta al fornitore e solo successivamente rimborsata dall’amministrazione tramite l’erogazione del contributo. Il pagamento diretto da parte della P.A. al fornitore è sempre consentito purché la fattura contenga lavori o acquisti ammissibili a contributo e sempre che non sia superato l’importo indicato nella spesa stimata. Limitatamente alle imprese in regime ordinario l’accesso alla delegazione di pagamento è ulteriormente condizionato al preventivo pagamento dell’iva che va comprovato allegando le relative quietanze.

La documentazione integrativa può essere allegata alla domanda collegandosi al link https://www.commissariodelegato.venezia.it/moduli

 

I decreti precedenti:

Per quanto riguarda i precedenti decreti, si ricorda che il primo è stato firmato il 18 aprile e si è andati a rimborsare 292 soggetti (215 privati e 77 imprese) con 854.142,88 euro; con il secondo, del 4 maggio, sono stati raggiunti altri 272 soggetti (127 privati e 145 imprese) che hanno visto erogare un risarcimento pari a 1.425.274,98 euro. Con quelli di lunedì 18 e 25 maggio rispettivamente 213 soggetti (72 privati e 141 imprese) hanno ricevuto 1.406.477,58 euro e 243 soggetti (121 privati e 122 imprese) hanno ricevuto 1.489.349,50 euro. Con quello del 3 giugno sono stati rimborsati 263 soggetti (138 privati e 125 imprese) per un totale di 1.398.391,46 euro e con quello del 15 giugno sono stati rimborsati 265 soggetti (128 privati e 137 imprese) per un totale di 1.524.442,12. Con il settimo, firmato il 25 giugno, si è andati a rimborsare 353 soggetti (163 privati e 190 imprese) con complessivi 1.991.993,61 euro mentre con l’ottavo dello scorso 13 luglio 255 soggetti (97 privati e a 158 imprese) hanno visto definirsi positivamente la loro rendicontazione per un totale di 1.447.682,91 euro divisi in 232.830,73 per il primo blocco e 1.214.852,18 per il secondo. Con il nono, firmato lo scorso 21 luglio, si è andati a rimborsare 229 soggetti (107 privati e 122 imprese) con 1.212.548,60 euro e con il decimo, firmato il 3 agosto, 272 soggetti (81 privati e 112 imprese) hanno ricevuto 1.250.266,26 euro. Con l’undicesimo decreto del 24 agosto sono stati erogati 1.681.713,19 euro a 272 soggetti (114 privati per 279.415,55 e 158 imprese per 1.402.297,64 euro), con il 12° stralcio, firmato l’11 settembre, sono stati risarciti 96 privati per 246.432,92 euro e 142 attività economiche, produttive, sociali e di culto per 1.159.892,27 euro. Infine con il 13° decreto, firmato lo scorso 5 ottobre, si è andati a rimborsare 326 soggetti (114 privati e 212 imprese) con complessivi 2.139.834,93  euro e con il 14°, firmato lo scorso 27 ottobre, 262 soggetti (94 privati e a 168 imprese) hanno visto definirsi positivamente la loro rendicontazione per un totale di 1.525.292,21 euro divisi in 272.182,25 per il primo blocco e 1.235.109,96 per il secondo. Con il 15° decreto, firmato lo scorso 11 novembre, si è andati a rimborsare 433 soggetti (160 privati e 273 imprese) con 2.778.164,84 euro e con il 16° stralcio, firmato il 26 novembre, altri 337 soggetti (123 privati, 214 imprese) per un totale di 1.923.820,24 euro. Infine con il 17° firmato lo scorso 11 dicembre, si è andati a rimborsare 273 soggetti (104 privati e 169 imprese) con 1.620.997,74 euro e con il 18° del 16 dicembre sono stati ristorati 102 privati per 308.598,59 euro e 245 imprese per 1.972.643,72 per un totale di oltre 2,2 milioni di euro.

Il diciannovesimo stralcio firmato è disponibile sul sito del Commissario delegato all’emergenza per l’acqua alta di novembre 2019.