E’ mancato dopo una lunga malattia, all’età di 81 anni, Roberto “Loli” Linguanotto, maestro gelatiere e pasticciere trevigiano, considerato il “papà del tiramisù”. O tiramesù, come amavano chiamarlo lui, Alda Di Pillo e il marito Aldo Campeol, titolari del ristorante Le Beccherie quando ebbe luogo quella geniale intuizione dolciaria.

“Mi unisco al cordoglio per la scomparsa di Roberto Linguanotto, cuoco pasticcere che ha segnato la svolta della pasticceria trevigiana e veneta riscoprendo e rilanciando il tiramisù. Figura emblematica, per molti anni in un noto ristorante del centro di Treviso, è stato uno degli ambasciatori del nostro dolce di punta, il tiramisù, oggi eccellenza culinaria riconosciuta in tutto il mondo. E il merito di un successo di tale portata va anche alla sua maestria di pasticcere e alla sua volontà di rendere unica ed inimitabile la nostra prelibatezza veneta”, afferma il presidente della Regione, Luca Zaia.

“Alla sua famiglia e agli amici, oltre a quanti lo apprezzato va la mia vicinanza e il mio cordoglio. Ma sono certo che saranno in molti a ricordarlo negli anni a venire per quanto ha saputo fare in termini di valorizzazione gastronomica trevigiana e veneta, portando il tiramisù a primeggiare tra i dessert nazionali e internazionali”, conclude Zaia.