Polizia di Stato di Venezia - foto di repertorio
Polizia di Stato di Venezia - foto di repertorio

Lunedì 14 luglio, la Polizia di Stato di Venezia ha dato esecuzione ad un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Venezia, a carico di un soggetto ritenuto responsabile di omicidio preterintenzionale ai danni di un cittadino di nazionalità straniera a seguito dell’aggressione avvenuta a Mestre lo scorso 21 giugno.

L’attività di indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Venezia e delegata alla Squadra Mobile della locale Questura, ha consentito in breve tempo di ricostruire la vicenda, nonché di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del sospettato il quale, pertanto, è stato tratto in arresto.

In particolare, lo scorso 21 giugno, presso il parcheggio di una nota discoteca di Mestre, si sarebbe generata un’aggressione causata da futili motivi tra alcuni soggetti che avevano trascorso insieme la serata.

A seguito di una battuta fatta dal figlio minorenne della vittima, il sospettato avrebbe inizialmente aggredito il ragazzo ed in seguito sferrato un pugno in pieno volto al padre, intervenuto in suo soccorso con il fine di riportare la situazione alla calma.

Il presunto aggressore, un cittadino straniero connazionale della vittima, in un primo momento avrebbe tentato di rianimare l’uomo, per poi darsi alla fuga.

La vittima, in seguito alle lesioni riportate nell’aggressione, è deceduta due giorni dopo presso l’ospedale dell’Angelo di Mestre.

La ricostruzione investigativa ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti del soggetto, il quale è stato infine rintracciato dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Venezia.

A seguito della convalida del fermo, il giudice, oltre al divieto di espatrio dai confini nazionali, ha disposto nei confronti dell’uomo la misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Spinea con il divieto di uscita di casa tra le 20 e le 7 del mattino.

Si precisa che il procedimento penale non risulta concluso e la colpevolezza del soggetto dovrà essere accertata con sentenza irrevocabile.