Il Questore di Treviso, Alessandra Simone, su proposta del Comando Provinciale
dell’Arma dei Carabinieri, ha emesso due provvedimenti di Divieto di accesso alle aree
urbane nei confronti di due cittadini marocchini resisi responsabili di disordini nella zona di
via Roma.
Nello specifico, in data 13 aprile 2025, alle ore 20.30 circa, nelle adiacenze del pubblico
esercizio all’insegna denominato “Istanbul City Pizza Kebap” ubicato in via Roma, i
predetti soggetti minacciavano per futili motivi, il titolare del locale in presenza di altri
clienti e di seguito lo aggredivano fisicamente, colpendolo inizialmente al volto con una
bottiglia di vetro e successivamente con un ombrello per poi continuare con calci e pugni.
Solo l’intervento di alcuni avventori e delle pattuglie intervenute in loco dell’Arma dei
Carabinieri, metteva fine alla cruenta aggressione.
Ancora, il 22 aprile, nel tardo pomeriggio, personale delle Volanti della Questura, in due
distinti interventi, interveniva presso il menzionato pubblico esercizio, in cui il titolare del
locale affermava che i due soggetti lo minacciavano con frasi offensive e provocatorie,
mostrando nella circostanza un grosso coltello.
Gli immediati accertamenti svolti hanno permesso di appurare che i due cittadini
maghrebini annoveravano numerosi pregiudizi penali e di polizia per reati contro il
patrimonio anche mediante violenza alle cose e alle persone, contro la pubblica
amministrazione, contro la persona, la libertà morale, l’Autorità delle decisioni giudiziarie,
per porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere e in materia di spaccio e detenzione di
sostanze stupefacenti.
Immediata è stata quindi la proposta del Comando Provinciale dei Carabinieri al Questore
della Provincia, che ha emanato i Dacur, uno dei quali già notificato nella mattinata del 24
aprile, mentre per l’altro sono in corso le procedure di notifica, al termine di una veloce
istruttoria da parte della Divisione Anticrimine della Questura.
Questo provvedimento – si legge in una nota – conferisce al Questore il potere di disporre il divieto di accesso e stazionamento, per ragioni di sicurezza, in pubblici esercizi o locali di pubblico intrattenimento, nei confronti di persone, anche minori, denunciate, negli ultimi tre anni, per reati commessi in occasioni di gravi disordini avvenuti nei suddetti luoghi ovvero nelle immediate vicinanze degli stessi, o per delitti non colposi contro la persona, il patrimonio e per i reati previsti dall’art. 4 della Legge 18 aprile 1975 nr. 110, nonché per i reati di cui agli artt. 336 e 337 del codice penale.