La Giunta Regionale ha avviato una collaborazione con l’United Nations Industrial Development Organization (UNIDO), l’Organismo delle Nazione Unite per lo sviluppo industriale, allo scopo di attivare iniziative di cooperazione internazionale favorendo il coinvolgimento integrato del volontariato con il mondo del “profit”.
Questa collaborazione è la prima applicazione di una recente modifica della legge regionale n. 21/2018 sulla cooperazione internazionale che rilancia il ruolo della Regione nelle relazioni con gli Organismi pubblici internazionali al fine di promuovere gli interventi di sviluppo economico e sociale nei Paesi poveri. In particolare, la collaborazione con UNIDO intende privilegiare una maggiore partecipazione del mondo economico veneto negli scenari della cooperazione internazionale, aderendo in questi termini agli orientamenti della legge nazionale di settore.
Il primo ambito di azione è già stato individuato nella Provincia di Quando Cubango, in Angola, dove da decenni operano volontari veneti impegnati nello sviluppo economico e sociale. Il fulcro dell’intervento in programma riguarda il trasferimento tecnologico e il supporto alla competitività locale con focus su alcune filiere interconnesse con il sistema economico veneto, quali produzione di energie alternative per uso rurale, macchinari agricoli, gestione delle acque e risorse forestali.
Uno dei temi portanti dell’iniziativa riguarda la possibilità di definire nuove relazioni commerciali in forma equa dei prodotti apistici come il miele selvatico e la cera vergine. Quest’ultima è particolarmente richiesta nelle filiere dell’industria farmaceutica italiana e nella stessa produzione mielicola veneta, favorendo in questo modo lo sviluppo di una rete internazionale di vendita che sfrutti anche i canali del commercio equo e solidale. Questa iniziativa vede come partner tecnico l’Associazione Apicoltori Veneti che sta seguendo con le istituzioni locali diverse iniziative correlate al tema, secondo la logica primaria del vantaggio competitivo per le comunità di destinazione dell’intervento.