Dal 9 al 12 maggio, il testo di Ella Hickson diretto da Elio De Capitani e Cristina Crippa

La regina Elisabetta I, l’unica donna non sposata a governare l’Inghilterra, regnò per quarantaquattro anni con astuzia, seduzione e intelligenza. I riflettori del Teatro Goldoni si accendono per ripercorrerne il tormentato e rischioso viaggio verso il trono, mettendo al centro la dimensione umana e carnale. Debutta giovedì 9 maggio, alle ore 20.30, I corpi di Elzabeth. Lo spettacolo, diretto da Elio De Capitani e Cristina Crippa, mette in scena il testo di Ella Hickson tradotto da Monica Capuani e interpretato da Elena Russo Arman.

Lacerata dal conflitto tra il corpo desiderante della donna e il corpo politico e simbolico della regina, Elizabeth non può permettersi sentimenti che la rendano debole, assoggettandola a un’amante e men che meno a un marito. Ne esce così un’analisi attenta e approfondita sui modi e i mezzi che le donne al potere attuano nella società patriarcale per ottenere ciò che vogliono. Lo spettacolo, prodotto da Teatro dell’Elfo, Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, è in scena fino a domenica 12 maggio.

Sul palcoscenico a dare voce e volto ai protagonisti della commedia, ci sono Elena Russo Arman, Maria Caggianelli Villani, Enzo Curcurù e Cristian Giammarini. Un cast vivace per un testo incalzante e sorprendente, che è scritto per parlare al pubblico di oggi attraverso la lente di una vita unica nel suo genere, di un potere al femminile che ha dovuto sublimarsi nella condizione di Regina Vergine e di novella Astrea, divinità della mitologia classica.

“Tu sei la mia debolezza. La mia grande voglia. Il mio punto più debole. Evaporare, dissolvermi nel torrente che sei tu – ecco cosa desidera il mio corpo quasi ogni giorno – ma devo resisterti per continuare a esistere. Perché sono una Regina. E quindi tu devi andartene”. Con queste parole Elizabeth introduce agli spettatori, sdoppiandosi tra la donna e la regina, il suo tormento.

Il cuore del testo di Ella Hickson, datato 1985, autrice britannica già applauditissima e premiata in patria, è, infatti, la carnalità della Regina d’Inghilterra, in conflitto con la necessità assoluta di non assoggettarsi mai al potere maschile. E la regia a quattro mani arricchisce la commedia trasformandola in un progetto originalissimo, a partire dalle scene di Carlo Sala e i costumi di Ferdinando Bruni.

Dopo il debutto veneziano lo spettacolo sarà in scena anche al Teatro Verdi di Padova dal 15 al 19 maggio.

TEATRO GOLDONI – VENEZIA

gio 9 maggio 2024 ore 20.30

ven 10 maggio 2024 ore 19

sab 11 maggio 2024 ore 19

dom 12 maggio 2024 ore 16