Al via l’attività del nuovo Centro Trapianti di Cellule Staminali Ematopoietiche e Terapie Cellulari del Ca’ Foncello, unico Centro accreditato al trapianto allogenico nelle province di Treviso e Belluno. 

Ad annunciarlo a Villa Carisi, il direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana, Francesco Benazzi, con il direttore dell’Unità Operativa di Ematologia di Treviso, Filippo Gherlinzoni, e la direttrice del Centro Trapianti, Marta Stanzani. Presente anche il prof Damiano Rondelli, direttore dell’Ematologia e Trapianti dell’Università dell’Illinois di Chicago e direttore scientifico a Treviso, giunto al Ca’ Foncello in occasione del Convegno “Highlights in Ematologia”, in programma domani e sabato 2 dicembre, che ogni anno riunisce a Treviso i migliori specialisti in Ematologia.

“Il Ministero della Salute (Centro Nazionale Trapianti, Centro Nazionale Sangue) e la Regione Veneto (Azienda Zero, Centro Regionale Trapianti) hanno accreditato il nuovo Centro Trapianti di Cellule Staminali Ematopoietiche e Terapie Cellulari di Treviso, secondo gli standard nazionali e l’Accordo Stato-Regioni del 2021 – spiega la dr.ssa Stanzani -. Il Programma Trapianti è Centro Hub di riferimento per le Province di Treviso e di Belluno ed è l’unico Centro autorizzato dalle autorità competenti all’attività di trapianto da donatore. Ciò garantirà un percorso completo per tutti i pazienti affetti da patologie ematologiche, come leucemie, mielomi e linfomi”.

 

 

“Il Programma Trapianti è composto da quattro Unità – precisa il dr Gherlinzoni -, Clinica, Raccolta Midollo Osseo, Raccolta cellule staminali da sangue periferico (Aferesi) e Processazione Cellulare. Ciò richiede la stretta collaborazione tra l’Ematologia e la Medicina Trasfusionale, diretta dalla dr.ssa Arianna Veronesi. Siamo pronti per avviare un Centro che gestirà un numero di trapianti superiore ai 30 all’anno. Ringrazio la dr.ssa Marta Stanzani, specialista con esperienza ultraventennale sviluppata sia in Italia sia negli Stati Uniti, e il prof. Rondelli, tra i maggiori esperti internazionali nell’ambito di questa complessa procedura terapeutica, che continua a dare il suo preziosissimo supporto grazie alla convenzione stipulata con la nostra azienda, permettendoci di ottenere una competenza clinica e scientifica di altissima qualità”.

“La nascita di un nuovo Centro Trapianti – sostiene il prof Rondelli – porta tutto l’ospedale a un livello assistenziale molto elevato e, grazie alla collaborazione stipulata con le Unità operative coinvolte, siamo convinti di poter assicurare ai nostri pazienti un altissimo livello professionale. Il mio compito è quello di collaborare con il direttore e tutto lo staff del Centro per sostenere lo sviluppo e la crescita della nuova Unità di trapianto di midollo osseo (TMO) trevigiana, condividendo le procedure in essere negli Stati Uniti, coordinando un piano di training per i medici, gli infermieri e i biologi maggiormente coinvolti nel trapianto e sviluppando, inoltre, un percorso di formazione attraverso un programma di educazione continua che, in parte, potrà essere eseguito a Chicago. Ringrazio l’Ulss 2 – continua – per la passione professionale e umana dimostrata nei confronti dei pazienti, impegnandosi per garantire loro le migliori cure possibili nel rispetto del loro contesto familiare ed economico, cosa che, purtroppo, non è sempre possibile”.

“Obiettivo del Centro Trapianti – commenta il direttore Benazzi – è consentire la gestione a 360° del paziente, dalle complesse procedure di preparazione all’intervento alla fase di trapianto e relativo follow-up, che molto spesso comporta visite a cadenza settimanale: si tratta di persone residenti nel territorio dell’Ulss 2 e in provincia di Belluno, finora seguite a Treviso come “hub” nelle prime fasi della malattia e successivamente indirizzate al TMO allogenico in altre sedi. Solo nel 2022 si sono dovuti recare fuori regione 25 pazienti, di cui 16 in Friuli: d’ora in poi queste persone avranno la possibilità di essere seguite in toto a Treviso. Nell’anno in corso l’Unità Clinica del Centro Trapianti ha già effettuato 40 trapianti autologhi e circa 15 pazienti sono stati inviati in altre regioni per il trapianto allogenico. ed è già stata definita una lista di candidati al trapianto per il primo trimestre del prossimo anno. Ringrazio il dr Gherlinzoni e la dr.ssa Stanzani – conclude il direttore generale – per l’impegno in questo importante progetto e il prof Rondelli per essere vicino alla nostra azienda: la sua conoscenza e la sua cultura sono e saranno un supporto importante per i nostri operatori e pazienti”.