Qualsiasi animale con il pelo, come ad esempio i cani e i gatti, possono scatenare nell’uomo sintomi allergici come starnuti ed occhi rossi e pruriginosi.
Tuttavia, il pelo di fatto non la causa scatenante del problema, ma solo il vettore dei numerosi allergeni presenti nei frammenti di pelle persi quotidianamente dalle bestiole, nella saliva o in altri residui di Micio o Fido.
Allergie al cane e al gatto
Gli animali domestici sono presenti nel 52% delle case italiane: nel Bel Paese, infatti, si contano 7,5 milioni di gatti e 7 milioni di cani. Tuttavia, negli ultimi anni sono particolarmente in voga gli “allergy dog”, ovvero cani che di fatto perdono meno pelo e che potenzialmente possono scatenare meno allergie.
Guarire da questi disturbi è spesso molto complesso, ma esistono numerose accortezze per riuscire a convivere con i nostri amici a quattro zampe anche se si soffre di allergia. Anche se è bene sottolineare che tale disturbo può verificarsi anche dopo anni di convivenza con un gatto, un cane o un altro animale con pelliccia (conigli, criceti, topolini, scoiattoli, etc etc).
Le possibili cause
Si stima che una qualche forma di allergia agli animali interessi fino al 10-20% della popolazione mondiale: i sintomi, infatti, possono essere scatenati potenzialmente da tutti gli esemplari domestici con pelo o piume.
Tuttavia, l’eventuale reazione anomala dell’organismo non è scatenata dal pelo in sé, ma dal contatto con le proteine presenti nelle cellule morte della pelle, nella saliva e nell’urina. E se tali proteine raggiungono mucose, vie aeree (occhi, naso, bocca) e pelle, si attiva la risposta immunitaria e si sviluppano i tipici sintomi allergici.
Quando gli allergeni colpiscono il corpo, infatti, le cellule di difesa allertano il sistema immunitario che, come contromisura, rilascia anticorpi IgE nel sangue, dando vita a processi infiammatori e, di conseguenza, ai fastidi collegati.