E’ nata ieri, all’Ospedale dell’Angelo, Amelia, la nascita numero duemila nell’Ospedale di Mestre dall’inizio dell’anno. Per il Punto Nascite dell’Angelo sarà quindi un 2021 da record assoluto: mentre in tutta l’Italia crollano le nascite, tanto che anche Papa Francesco ha dedicato al tema la sua attenzione preoccupata, l’Ospedale di Mestre arriverà certamente al 31 dicembre ad un numero di nuovi nati mai toccato. “Già negli anni scorsi – sottolinea il Direttore Generale Edgardo Contato – l’Ostetricia dell’Angelo ha fatto registrare numeri in assoluta controtendenza, ma la nascita di Amelia, che ci porta a ‘quota Duemila’ qualche giorno prima della fine dell’anno, certifica che qui si sta facendo un lavoro egregio: è il lavoro coordinato dell’Ostetricia e Ginecologia, della Patologia neonatale e della Pediatria che garantisce sicurezza alle donne in attesa, e che attrae mamme dai territori limitrofi. Il risultato è un fiore all’occhiello di primo livello, di cui dev’essere fiera tutta l’équipe del Dipartimento neonatale, medici, ostetriche e infermiere, insieme a coloro che collaborano anche dal territorio ai percorsi di avvicinamento al parto”.
La piccola Amelia è venuta al mondo poche ore dopo che Papa Francesco, affrontando all’Angelus il tema della denatalità nel nostro Paese, si era appellato agli italiani. “Parlando della famiglia – aveva detto il Pontefice all’Angelus – mi viene una preoccupazione vera, almeno qui in Italia: l’inverno demografico, sembra che tanti hanno perso l’illusione di andare avanti con figli, tante coppie preferiscono rimanere senza o con un figlio soltanto. E’ una tragedia”. “Il grido di allarme del Pontefice – sottolinea il Direttore Generale Edgardo Contato – è confermato dai dati nazionali, molto molto preoccupanti. Dal nostro Ospedale arriva un segnale piccolo, ma per noi importante: e cioè che anche le strutture sanitarie e gli operatori possono contribuire ad affrontare questo ‘inverno demografico‘: lo fanno mettendosi a disposizione delle coppie e dei genitori con tutto l’entusiasmo, con tutta la disponibilità e con tutta la professionalità possibile, creando per le famiglie le migliori condizioni per decidere di dare alla luce un figlio, aggiungendo un loro personale raggio di sole nell’inverno demografico del Paese“.