Su delega della Procura della Repubblica di Venezia, alle prime ore di questa mattina,
nelle Province di Venezia e Padova, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando
Provinciale di Venezia – supportati dall’Arma territorialmente competente, dalle SIO del 4^
Battaglione “Veneto”, dal Nucleo Cinofili di Torreglia (PD) e dall’unità cinofila della
Stazione PM-AM di Istrana (TV), nonché dalle Autorità di polizia albanesi, tedesche e
spagnole attivate per il tramite del Servizio di Cooperazione Internazionale – hanno dato
esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali, emessa dai GIP
presso il Tribunale di Venezia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei
confronti di 14 indagati (6 italiani e 8 albanesi) responsabili a vario titolo ed in concorso tra
loro (art. 110 c.p.), di “detenzione ai fini di spaccio e vendita di sostanza stupefacente” (art. 73 D.P.R. 309/1990) ed “estorsione” (art. 629 c.p.).
L’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Venezia e condotta dai Carabinieri del
Nucleo Investigativo di Venezia dal mese di novembre 2022 a dicembre 2023 mediante
tradizionali servizi di osservazione, attività tecniche e accertamenti economico-finanziari,
ha permesso di disarticolare un gruppo criminale dedito allo spaccio di stupefacenti tra le
Province di Venezia, Padova e Treviso, con base operativa a Mira (VE). In particolare:
– sono stati documentati vari episodi di estorsione posti in essere anche con modalità
particolarmente violente ai danni di consumatori che non avevano provveduto al
pagamento dello stupefacente. In un’occasione, è stata organizzata una vera e propria
“spedizione punitiva” presso l’abitazione di un soggetto al quale, per un debito di droga
contratto da un suo conoscente che aveva presentato agli indagati e pertanto ritenuto
“responsabile, è stato intimato di corrispondere una somma pari a € 5.000 sotto la
minaccia di dargli fuoco con un accendino, dopo averlo cosparso di alcol etilico e
immobilizzato su una poltrona. Il tempestivo sopraggiungere dei Carabinieri, attivati
dalla compagna dell’uomo, ha scongiurato il tragico epilogo;
– è stato ricostruito il volume d’affari pari a circa € 150.000 mensili, derivanti dalla vendita
al dettaglio di cocaina pura, al costo di € 100 al grammo, da parte di corrieri/spacciatori
facenti parte del gruppo criminale, nell’ambito del quale operavano anche alcuni
soggetti disponibili a mettere a disposizione capannoni e abitazioni per lo stoccaggio
dello stupefacente;
– sono stati sequestrati manoscritti relativi al rendiconto dell’attività di spaccio di
stupefacenti ed accertati i proventi dell’attività delittuosa, pari a € 723.500,00, in ordine
ai quali si procederà, a carico di alcuni indagati, al sequestro preventivo finalizzato alla
confisca per equivalente ex art. 321 c.p.p. e art 73 co. 7 bis D.P.R. 309/90.
Nel corso dell’attività investigativa è stato sequestrato circa 1,5 kg di cocaina e sono state arrestate 2 persone in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
Degli indagati, 11 sono stati tradotti in carcere, 1 sottoposto agli arresti domiciliari e 2 agli obblighi di dimora.
Verrà infine notificato l’“avviso di conclusione delle indagini preliminari” ad ulteriori 3
soggetti, la cui partecipazione alle attività criminose è risultata marginale.