«Chi commette atti di violenza non deve restare impunito, per questo esprimo soddisfazione per l’esecuzione della misura cautelare del carcere per i quattro ospiti dell’ex Caserma Serena che avevano sequestrato gli operatori sanitari e devastato le stanze della struttura».
Toni decisi e perentori (come spesso reiterati nelle ultime settimane a proposito dei molti problemi, anche e soprattutto in chiave positività al Covid-19, sofferti dal centro SPRAR) da parte del sindaco di Treviso Mario Conte, che ieri sera si è espresso subito dopo aver appreso la notizia dell’arresto dei quattro richiedenti asilo, ai quali vengono contestati i reati di sequestro di persona, saccheggio e devastazione.

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«Ora è necessario continuare ad usare il pugno di ferro per far capire che chi delinque finisce in carcere, senza “se” e senza “ma”. Anche dentro la Caserma serena le leggi vanno rispettate, così come l’obbligo di quarantena. Auspico che gli arresti di oggi rappresentino anche un valido deterrente».

Insomma poche parole, ma parole molto forti, parole che contano, quelle di Mario Conte.