Un arresto ed il sequestro di mezzo chilo di cocaina e di 7.000 euro, probabile provento di spaccio, oltre a strumenti usati per il confezionamento delle dosi: questo il bilancio di un’operazione antidroga condotta nelle ultime ore dalla Polizia locale a Mestre.
In manette un trentaseienne residente a Marcon, già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici: l’uomo era da tempo controllato dagli agenti, in quanto segnalato più volte all’interno della cinta urbana di Mestre.
Nel pomeriggio di ieri, mentre la sua vettura era ferma al semaforo tra via Ca’ Rossa e viale Vespucci, incolonnata con altre auto, è scattato il blitz da parte di un’unita cinofila. L’uomo ha subito consegnato agli agenti sette dosi di cocaina, che teneva nascoste in un calzino, pronte per lo spaccio.
Nella successiva perquisizione in casa sua sono stati rinvenuti, e sottoposti a sequestro: circa mezzo chilogrammo di sostanza stupefacente del tipo cocaina; oltre 7000 euro in banconote da 500, 100 e 50; due radio scanner per intercettare le forze dell’ordine; una perfetta replica in metallo della pistola Beretta 92, del tutto identica a quella in uso alle forze dell’ordine, con tappo rosso asportato; rotoli di alluminio e cellophane per il confezionamento dello stupefacente; 4 bilancini elettronici di precisione sporchi di cocaina.
Il trentaseienne, che ha precedenti di polizia per detenzione di stupefacenti, truffa e furto, è stato così tratto in arresto e trasferito nel carcere di Venezia.
“Voglio esprimere tutta la mia gratitudine – ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza Silvana Tosi – verso i Nuclei operativo, di Pronto intervento e cinofilo che mettono spesso a repentaglio la loro incolumità per la nostra sicurezza. Un grande plauso agli agenti che quasi ogni giorno arrestano spacciatori. Non bisogna demordere: lo spaccio nel Comune di Venezia deve essere debellato”.