Giovani artisti nuovamente protagonisti a Venezia con la premiazione della quinta edizione del concorso Artefici del Nostro Tempo. Taglio del nastro questa mattina al Padiglione 29 di Forte Marghera che ospiterà, fino al 31 dicembre, la Collettiva degli artisti under 35, con le opere classificatesi al 2°, al 3° e quelle ex aequo al 4° posto.
Sempre qui, a novembre, approderanno anche i lavori realizzati dai vincitori del 1° premio della rassegna, ora esposte all’interno del Padiglione Venezia, ai Giardini della Biennale, nell’ambito della 60.Esposizione Internazionale d’Arte.
Un’iniziativa che riconferma Forte Marghera come spazio per la cultura e Mestre come centro di una vivace comunità artistica di giovani, vero e proprio laboratorio, punto di riferimento per la sperimentazione e per lo sviluppo delle arti visive, sulla ricerca dell’attualità e dei linguaggi artistici contemporanei.
I numeri della 5^ edizione
La quinta edizione di Artefici del Nostro Tempo ha invitato giovani artisti under 35, a rispondere al tema Stranieri ovunque, titolo della Biennale Arte del 2024. Oltre 1.000 sono stati i partecipanti, 158 quelli provenienti da paesi extraeuropei, giovani che studiano o lavorano in Italia.
I vincitori
Anche quest’anno la cerimonia di apertura dell’esposizione al Padiglione 29 di Forte Marghera si è aperta con la premiazione degli artisti vincitori delle categorie in concorso. Vincitori assoluti sono risultati: Francesca Maroni per la Fotografia, Cecilia Cocco per la Pittura, Hasti per la Video Arte, Thuy Linh Duong per la Street Art, a Ilaria Bellomo va invece il premio per Poesia Visiva, a Filippo Lucaroni quello per Fumetto e illustrazione e Yi Li per Design del Vetro.
Le autorità presenti
Alle premiazione, seguita dal taglio del nastro per l’inaugurazione della mostra, hanno preso parte il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, la direttrice scientifica di Fondazione Musei Civici Chiara Squarcina, il commissario del Padiglione Venezia Maurizio Carlin e la curatrice dell’esposizione “Sestante Domestico” Giovanna Zabotti, il direttore Sviluppo, Promozione della Città e Tutela delle Tradizioni e del Verde Pubblico Marco Mastroianni, il direttore di Bevilacqua La Masa e dirigente del Settore Cultura Michele Casarin, la responsabile di Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro Elisabetta Barisoni e il presidente della Fondazione Forte Marghera Stefano Mondini, oltre ad alcuni tra i rappresentanti della giuria, professionisti, e personalità del mondo dell’arte, della cultura e dell’Università.
Tutte le opere vincitrici assolute di “Artefici del nostro Tempo” sono già parte della mostra al Padiglione Venezia ai Giardini della Biennale dallo scorso 20 aprile e si potranno ammirare sino alla chiusura del 26 novembre prossimo. Andranno poi ad arricchire la mostra collettiva di Forte Marghera, aperta fino al 31 dicembre, per entrare infine nella collezione permanente del Comune di Venezia per la Galleria di Ca’ Pesaro.
In apertura del suo intervento il sindaco Brugnaro ha voluto ricordare il pittore veneziano Ennio Finzi, uno dei protagonisti dell’Espressionismo Astratto e della Pittura Critica del Novecento italiano, scomparso ieri: “Un pittore importante del nostro territorio, a cui abbiamo recentemente dedicato una sala al Museo di Ca’ Pesaro per poter tramandare ai nostri giovani la sua storia e la sua arte. Il suo ricordo, oggi, è un passaggio di testimone simbolico perché sia di ispirazione per i giovani artisti – ha detto il primo cittadino – Artefici del Nostro Tempo nasce dalla volontà di valorizzare il talento dei giovani, il futuro di Venezia passa anche attraverso la loro arte e creatività. È doveroso offrire nuove opportunità alle nuove generazioni, questo concorso è l’occasione di confrontarsi, misurare le proprie qualità, scambiare le proprie idee in un dialogo fruttuoso” ha commentato Brugnaro annunciando il lancio di un nuovo concorso dedicato alla poesia. “Forte Marghera anche grazie ad Artefici del Nostro Tempo oggi è diventato uno spazio collettivo di aggregazione, un luogo che si inserisce nel percorso di rigenerazione culturale che stiamo portando avanti in città” ha aggiunto il primo cittadino ricordando tra gli interventi l’inaugurazione nei prossimi giorni della Vez e i progetti di riqualificazione dell’Ex Emeroteca, del Centro Culturale Candiani e del Palaplip.
“Fondazione Musei Civici di Venezia è entusiasta di presentare la V edizione del concorso per giovani artisti Artefici del Nostro Tempo. Ancora una volta, ci prepariamo ad accogliere e celebrare il talento dei giovani autori, che portano una ventata d’aria fresca nelle nostre iniziative espositive. Mi auguro che il concorso continui ad essere un faro per la gioventù creativa e un momento di celebrazione dell’arte contemporanea per il nostro territorio” il commento di Mariacristina Gribaudi, presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia.
“Artefici ci riporta con forza a ripensare a quel legame fortissimo tra istituzioni che costituisce la spina dorsale dell’arte giovane della nostra città: Accademia di Belle Arti, Bevilacqua La Masa, Ca’ Pesaro, Biennale costituiscono una linea di continuità, una successione di esperienze di vita, di formazione e di produzione artistica che non teme confronto alcuno e su cui bisogna tornare a riflettere consapevolmente e a lavorare” ha aggiunto Michele Casarin direttore Istituzione Bevilacqua La Masa – Settore Cultura del Comune di Venezia.
“Fortunati e bravi” sono invece le parole chiave dell’intervento di Giovanna Zabotti, curatrice dell’esposizione “Sestante Domestico” allestita al Padiglione Venezia. “Fortunati perché esponete le vostre opere in una in città che ha una particolare visione dell’arte e guarda con fiducia e speranza a voi giovani – ha detto – Il mondo ha bisogno di arte e le vostre opere ci aiutano a guardare al futuro con uno sguardo diverso”.
“La quinta edizione di Artefici del Nostro Tempo è la rinnovata conferma dell’investimento sul capitale umano rappresentato da giovani artisti che aprono lo sguardo su nuove frontiere – le parole della direttrice scientifica di Fondazione Musei Civici Chiara Squarcina – Un evento che riunisce e mette in rete il talento dei giovani per dare tutti insieme voce al futuro”.
Elisabetta Barisoni, responsabile della Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro ha evidenziato la qualità delle opere esposte nella collettiva: “Ripercorrono il tema del viaggio, della migrazione e dell’identità declinando in maniera perfetta il tema della Biennale Arte – ha detto – Ringrazio il gruppo di lavoro che ci ha consentito di confermare il successo del concorso. Un percorso che si fonda su due pilastri: la coerenza di chi da cinque anni si impegna a dare voce ai giovani e la tenacia dei ragazzi che ogni edizione partecipano realizzando opere di grande qualità”.
Nel corso della cerimonia di premiazione ai primi tre classificati di ogni disciplina sono stati consegnati gli assegni premio del valore di 5.000 euro, 3.000 al secondo e 1.000 al terzo. “A due artisti – ha ricordato il commissario del Padiglione Venezia Maurizio Carlin – a fine 2024 verranno assegnate due residenze d’artista all’ex Emeroteca a Mestre”.
E’ poi seguito il taglio del nastro della mostra, che ormai da anni ha trovato casa nel padiglione 29 di Forte Marghera. “Dall’inizio dell’anno hanno varcato l’accesso di Forte Marghera oltre 300 mila persone – ha annunciato il presidente della Fondazione Stefano Mondini – Un successo che è il risultato dalla grande opera di recupero voluta dall’Amministrazione”.
Le opere selezionate saranno pubblicate su apposito catalogo che sarà distribuito in occasione della mostra collettiva a Forte Marghera e divulgato in formato digitale nel sito web www.comune.venezia.it
Artefici del nostro tempo è un progetto nato da un concorso bandito dal Comune di Venezia in collaborazione con Fondazione Musei Civici di Venezia, Fondazione Forte Marghera, Venis Spa e Vela Spa