E’ arrivata oggi la pesante denuncia morale ai servizi sanitari da parte di Donatella Donati, presidente dell’Anffas della Riviera del Brenta, dopo l’ultimo caso di cattiva organizzazione subita da una bambina disabile residente a Mira presso l’ospedale di Padova.

La piccola di 5 anni, accompagnata dalla madre presso l’ospedale patavino, ha dovuto subire una lunga attesa di tre ore senza nemmeno poi poter usufruire del servizio sanitario.

La giovane è seguita da quattro anni nel reparto di Neurologia pediatrica dell’Ospedale di Padova ed il padre della bimba, preoccupato per questo disagio, ha così commentato: “Come ogni anno, abbiamo prenotato la visita al Cup riservato al Poliambulatorio pediatrico con largo anticipo a metà novembre per ottenere una visita il 3 febbraio alle ore 14. Io, mia moglie agli ultimi mesi di gravidanza e mia figlia, arriviamo nella sala d’attesa del Poliambulatorio mezz’ora prima della visita e all’accettazione ci fanno accomodare in sala d’attesa. Ci accomodiamo insieme ad altre famiglie tutte con bambini.

Alle 15.50, dopo oltre due ore, chiedo delucidazioni sul ritardo considerando che alle 17 la bambina ha una seduta programmata di ippoterapia a Mira, dal costo di 30 euro a seduta, a carico della famiglia. Mi rispondono che sono in ritardo e mi chiedono se vogliamo aspettare o andarcene. Alle 16.10 stanchi di aspettare ce ne andiamo. A dire il vero ci hanno chiamato poi per fissare un nuovo appuntamento a metà febbraio, ma resta il disagio”.

La presidente dell’Anfass Donati ha così voluto concludere: “Purtroppo sanità e sociale non sono al servizio dell’utente, ma è l’utente ad essere in balia del servizio e ancora più nel mondo della disabilità. Sono costretta ogni giorno a dovermi confrontare con pazienti che sono esausti dalle attese”.

Matteo Venturini

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