A partire da venerdì 13 dicembre sarà operativa la comunità alloggio nella nuova sede dell’ex macello di Treviso (nelle immediate vicinanze del Comando della Polizia Locale di via Castello d’Amore), frutto di un progetto complessivo suddiviso in due stralci che prevedeva come primo step la ristrutturazione dell’immobile esistente per rifunzionalizzare come centro di accoglienza 24 ore su 24 per persone in grave marginalità, con funzioni di sostegno sociale al progetto di vita della persona con la prospettiva del reinserimento sociale, lavorativo e abitativo.
L’intervento, ideato dal settore Lavori Pubblici con l’assessore Sandro Zampese in stretta
collaborazione con il Settore dei Servizi Sociali del Comune di Treviso, comprende un blocco
destinato alla Comunità Alloggio per persone senza fissa dimora e un blocco destinato a servizi diurni.
Il primo stralcio, relativo all’asilo notturno (costo 2,3 milioni, 1,2 milioni fondi SISUS POR- FESR e 1,1 milioni dell’ente) è stato completato mentre sono stati consegnati i lavori per il secondo stralcio.
L’asilo notturno, affidato alla gestione di Nova Facility e che nelle prossime settimane ospiterà le persone che dormivano nell’edificio ex Eca di via Risorgimento, verrà allestito con 14 posti letto (in stanze singole e/o doppie) con bagno autonomo a cui si aggiungono spazi di accoglienza, servizio e controllo riservati agli operatori.
In questa fase gli spazi accoglieranno inoltre 25 posti della mensa solidarietà (attualmente nella zona dell’ex Eca-Palazzo Moretti) che sarà poi trasferita definitivamente nel secondo stralcio appena ultimato.
“La nostra Amministrazione ha fortemente voluto questo investimento per dare una risposta concreta al sostegno delle persone fragili”, le parole del sindaco Mario Conte. “Questa struttura non è soltanto un dormitorio, ma un luogo dove trovare supporto e un punto di partenza per il reinserimento sociale. Siamo orgogliosi di aver creato un ambiente che offrirà non solo accoglienza, ma anche opportunità di inclusione e speranza. Ringrazio gli assessori Gloria Tessarolo e Sandro Zampese per l’impegno con cui stanno portando avanti questa partita con i rispettivi settori”.
Il secondo stralcio del progetto prevede la trasformazione dell’ex capannone industriale in un luogo di accoglienza di servizi diurni, oltre alla mensa ci saranno spazi polivalenti per l’aggregazione sociale, laboratori per il mantenimento o lo sviluppo delle abilità degli ospiti della struttura e servizi essenziali come cucina, spogliatoi e lavanderia. L’obiettivo è quello di creare una struttura integrata che offra un sostegno completo alle persone in difficoltà.
“Questa struttura è pensata per poter accogliere e sviluppare i servizi alla grave marginalità in modo nuovo e al passo con i tempi”, spiega l’assessore alla Città Inclusiva Gloria Tessarolo. L”‘edificio si presta non solo ad una migliore gestione, rispetto all’edificio precedente, grazie ad un’architettura pensata per le persone e i progetti accolti, ma si presta anche ad un grande lavoro di rete con le strutture che si svilupperanno in tutto il territorio provinciale, grazie a fondi PNRR e SISUS sui quali i comuni capofila di progetto stanno già dialogando per evitare, come è stato nel recente passato, lo sviluppo di servizi poco coordinati tra loro”.
Restano attivi i 20 posti in asilo notturno di Via Pasubio e 15 posti letto di accoglienza straordinaria invernale negli spazi concesso dalla Prefettura alla Caserma Serena.