La società cambia allenatore ma c’è ancora qualcosa che manca, pareggio senza infamia nè gloria contro un Belluno non irresistibile. Partita importante quella che ha visto oggi scendere in campo Belluno e Venezia, rispettivamente la terza e la seconda forza del campionato. Gli arancioneroverdi volevano tornare alla vittoria dopo la recente sconfitta contro Este, che per altro è costata la panchina a mr. Favaretto. Il cambio della panchina è stata un’esigenza sentita da dirigenza e tifo, ma purtroppo per il nuovo arrivato – mr. Favarin – le cose sembrano continuare a girare per il verso sbagliato: a Belluno infatti finisce con un tiepido pareggio per 0-0, caratterizzato dalla solita dose di sfortuna ma anche da una parte di lavoro che ancora manca. Poche le occasioni che gli ospiti creano nella prima frazione di gara. Barreto cerca di muoversi tra le linee avversarie ma raramente viene servito, “l’emozione” più forte arriva al 43’ quando Beccaro viene espulso per doppia ammonizione (la prima avvenuta venti minuti prima) a causa di un fallo quanto meno dubbio. Il secondo tempo vede qualche aggiustamento tra le linee veneziane: si inizia con Soligo per Barreto. Al 51’ Maccan ha sulla testa una delle occasioni più ghiotte della partita ma non riesce a concludere, al 66’ Modolo illude tutti centrando in pieno il palo. Verso la fine del match Vicario realizza un paio di belle parate e poco di più accade. La classifica rimane invariata nelle sue posizioni con l’unica differenza che la prima è, ancora una volta, un po’ più lontana.
Gian Nicola Pittalis