La Spiaggia di Jesolo - Foto di repertorio
La Spiaggia di Jesolo - Foto di repertorio

Canoni Demaniali del 2020: l’Agenzia delle Entrate conferma la tesi di Unionmare Veneto che da tempo sta chiedendo una riduzione per la mancata fruizione a causa dell’emergenza sanitaria. Un importante passo avanti è stato compiuto nella battaglia che Unionmare Veneto, con l’appoggio del Sib – Sindacato italiano balneari e Faita FederCamping sta portando avanti relativamente ai canoni della stagione balneare dell’anno in corso, fortemente condizionata dalle conseguenze della pandemia, che ha ridotto sia il periodo della stagione balneare che gli spazzi effettivamente fruiti.

“La nostra istanza – spiega il presidente di Unionmare Veneto, Berton – partiva da due riferimenti normativi importanti: la Legge Finanziaria del 2006 e un articolo del codice della navigazione che identificano la possibilità di richiedere la riduzione del canone demaniale per una minore fruizione del bene demaniale oggetto della concessione stessa. E’ del tutto evidente che la stagione 2020 non solo è partita in ritardo di oltre un mese rispetto ai tempi consueti, ma è stata fortemente condizionata dall’emergenza epidemiologica che, ad inizio stagione, era ancora in corso”.

Dopo il “no” dell’Agenzia del Demanio, ora è arrivata la buona notizia dall’Agenzia delle Entrate. “Equiparando il canone demaniale ai canoni di locazione degli immobili non abitativi adibiti allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, per i quali è stato riconosciuto un credito d’imposta proprio per la minore attività svolta, per l’Agenzia delle Entrate dovremmo recuperare anche noi lo “spazio temporale” di chiusura, parificato di almeno il 20% in meno di fruizione della spiaggia”. In pratica si potrà recuperare quella parte di canone demaniale già pagato e che era stato pagato per un servizio (nella fattispecie l’utilizzo della spiaggia per attività imprenditoriali) non goduto. “Questo dimostra che la nostra interpretazione era corretta”.

Ora il passo successivo perché questo percorso si concretizzi. “Dovremo fare in modo che il Governo lo inserisca nella Legge di Stabilità. “Con l’aiuto dei legali – continua Berton – abbiamo predisposto una formale proposta di emendamento alla Legge di Stabilità per il 2021 che riconosce, per il 2020, un credito d’imposta nella misura del 60 per cento dell’ammontare del canone di concessione”. A inizio ottobre una delegazione di Unionmare Veneto, guidata dallo stesso presidente Berton, aveva incontrato il sottosegretario all’economia, Pierpaolo Baretta, che aveva dimostrato disponibilità a portare avanti le istanze dei balneari. “Ripresenteremo il tutto al sottosegretario affinchè possa essere inserito nella Legge di Stabilità, forti della posizione espressa dall’Agenzia delle Entrate. Confidiamo – conclude Berton – che riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo”.