Casa di Comunità di Cavallino-Treporti, rendering
Casa di Comunità di Cavallino-Treporti, rendering

Oggi l’assessore alla Sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, il direttore generale dell’Ulss 4 Mauro Filippi e il sindaco di Cavallino Treporti, Roberta Nesto, hanno simbolicamente posto la prima pietra per la realizzazione della palazzina che nascerà su una superficie di circa 7000 mq. in via Treportina.

Il nuovo edificio rappresenterà per questo territorio un vero e proprio polo sanitario in quanto includerà la Casa di Comunità da 810 mq. con all’interno la continuità assistenziale, l’area poliambulatoriale in cui verranno concentrate le attività oggi svolte negli ambulatori di via Concordia e via Fausta (ex Regina Mundi), ambulatori dei medici di famiglia; nell’ala relativa alle attività di supporto verrà collocato il Punto di Primo Intervento su una superficie di 500 mq (raddoppiata rispetto l’attuale).

Il nuovo edificio sarà un esempio di edificazione sostenibile in quanto realizzato secondo requisiti NZEB, i più elevati sul fronte del risparmio energetico, con impianto fotovoltaico, edificato in elevazione mediante murature coibentate a cassero vuoto, armate, con riempimento in calcestruzzo, e adotterà ogni soluzione volta al risparmio energetico che consentirà il funzionamento con risorse proprie, infatti la richiesta di energia primaria quotidiana (non rinnovabile) sarà inferiore al 20%. L’utenza avrà inoltre a disposizione 57 parcheggi auto e 40 posteggi per biciclette.

Finanziata con fondi PNRR (Missione 6 – Salute) e fondi regionali, per un costo complessivo di 4.675.000 di euro, il polo sanitario di Cavallino Treporti è frutto di un lavoro di squadra che, oltre a Regione e Ulss 4, ha unito le sinergie del Comune di Cavallino Treporti e dall’associazione Assocamping, i quali hanno rispettivamente messo a disposizione il terreno e finanziato il progetto.

L’Ingegner Antonio Morrone dei Servizi Tecnici Ulss4 hanno descritto nel dettaglio l’opera evidenziando la progettazione, l’impiego dei mezzi e di materiali volti a rendere questa struttura un esempio di efficienza energetica con all’interno, più nel dettaglio, una completa offerta ambulatoriale come: punto prelievi, guardia medica, tre ambulatori di medicina generale, ambulatori ostetrico, ginecologico, pediatrico, vascolare, di urologia, ORL, logopedia, ed ancora il servizio di integrazione lavorativa, servizio per le dipendenze, reumatologia, diabetologia e altri.

“Le case della comunità rappresentano una grande sfida, una grande opportunità, la nuova organizzazione territoriale, la possibilità di rafforzare il territorio e di portare i servizi sempre più vicini al cittadino – ha spiegato l’assessore regionale Manuela Lanzarin -. La popolazione sta invecchiando molto, ha un’aspettativa di vita alta e questo significa che vivremo tutti con qualche patologia, quindi abbiamo bisogno di attivare setting assistenziali territoriali e domiciliari particolari. Le case della comunità rappresentano un forte collegamento tra la parte ospedaliera e quella territoriale e saranno i primi punti di riferimento per la popolazione, come ad esempio per le attività ambulatoriali, specialistiche”. “Sicuramente – ha poi continuato Lanzarin – un importante tassello su cui stiamo lavorando è inoltre quello del personale, per il quale c’è una grande mancanza sia sul fronte medico che su quello sanitario, in particolare infermieri, quindi tutte le nostre energie anche in ambito nazionale sono rivolte a capire come poter incentivare ancor di più i ragazzi a intraprendere questa carriera. Le  case di comunità rappresenteranno un’opportunità anche in tal senso, pensate alla tecnologia che potranno mettere a disposizione dei professionisti, come telemedicina, teleconsulto, radiodiagnostica. In Veneto realizzeremo 99 case di comunità”.

“L’impegno preso da parte della Regione cinque anni fa, alla quale si è aggiunto il progetto della Casa di Comunità, è stato mantenuto e portato avanti dall’Ulss – ha osservato il sindaco Roberta Nesto -. Il polo sanitario è frutto anche della sinergia pubblico-privata di Cavallino-Treporti, da Assocamping che ha finanziato la progettualità e Agriteco che ha creduto in questo progetto, al nostro Comune che ha destinato il terreno. In un territorio particolare come il nostro le persone fanno la differenza, siano essi professionisti o volontari. Ma devono esserci strutture adeguate, all’avanguardia, attrattive per rendere efficace l’azione del personale sociosanitario. In questa sede troveranno spazio anche alcune delle nostre associazioni del sociale. Il nuovo polo segna un altro passo verso l’evoluzione, per dare risposte ai nostri cittadini e agli ospiti di Cavallino-Treporti. E confidiamo che questa nuova struttura sia attrattiva anche per nuovi medici ed infermieri”.

“Questa struttura mette assieme tutti i servizi di cui il territorio ha bisogno – ha puntualizzato il direttore generale Mauro Filippi -. In 1300 mq ci sarà il punto di primo intervento che raddoppierà rispetto all’attuale dimensione, ci saranno poi le attività della casa di comunità come servizi medici, infermieristici, specialistici, attività del consultorio e tutti i servizi tipici del territorio. Il tutto anche grazie al lavoro di squadra che, oltre a Regione, Ulss e Comune, ha coinvolto in questo progetto anche il privato, Assocamping: una ulteriore conferma che questa struttura sarà fondamentale per i residenti e per i turisti nel periodo estivo”.